28 Set CITTA’ DOMANI – I danni della politica Ìintesa come conflitto personale permanente
I danni della politica Ìintesa come conflitto personale permanente
La mediocrità della politica, viene fuori soprattutto quando c’è bisogno di chiarezza e di verità. Non si possono additare gli atnministratori locali come unici responsabili dl provvedimenti che si ritengono ingiusti presi dai governo. La credibilità della politica sta nel saper discernere le responsabilità, e soprattutto oltre ella denuncia c’è bisogno di progettualiti. Si, insomma bisogna saper offrire alla società e soprattutto a quel segmento di essa che si vuoi rappresentare, una visione globale dei problemi, confortata però, da una capacità di saper dare risposte possibili e praticabili. ‘retlini è un paese che per il 65% vive di agricoltura. Il settore primario era, è, e probabilmente sarà ancora, il volano dell’economia cittadina. ragricoltura, la terra, nei secoli e nei millenni è stata fonte inesauribile di vita e di speranza, di sogni ed Illusioni. Per un pezzo di terra ai sono combattute guerre sanguinose. Nel sud Italia, agli albori del 900, l’occupazione di terre incolte da pane di masse bracciantili disperate vide la repressione feroce di baroni e forze dell’ordine. Ai reduci della grande guerra le Amministrazioni Pubbliche consegnarono loro in concessione a titolo gratuito terre del demanio, La terre più ingrate, quelle meno coltivabili furono assegnate alla maa, mentre a chi era “parente al vestito’ furono assegnate quelle più fertili. Queste storie seppur succinte, fanno parte della nostra Identità e anche se appaiono lontanissime nel tempo, sono attuali. Come dire è cambiato tutto ma il famoso detto “viet a ci ha parent" "o’ vsteit” è di una attualità sconcertante. La globalizzazione ha imposto alle società più avanzate, regole di mercato sempre più dure e severe. Dall’altro canto, ha permesso la concorrenza sleale di paesi dove i lavoratori non hanno diritti e le merci non hanno controlli. ‘tutto ciò unito ad un governo (Tremonti-Bossi-Berlusconi) dove gli unici interessi rappresentati sono quelli della lega hanno portato l’agricoltura mediterranea alla sua epifania, al tracollo. L’Italia è troppo lunga e troppo stretta per avere un clima onifonsse. Questo fattore insieme agli insediamenti etnssdsi, al gigantesco impero romano con le sue mille latitudini, la cultura greca e quella araba, ha fatto sì che nel tempo si creasse la più straordinaria agricoltura del pianeta. Ci sono voluti millenni per creare questo paradiso isa terra, fatto esclusivamente con la ranarbietà di uomini, donne e bambini con mani callose e visi bruciati dal sole. Is tecnologia, anziché preservare e valorizzare questo patrimonio ambientale unico, lo sta distruggendo. Ogni giorno assistiamo inermi a varietà che attualmente non hanno più mercato, in quanto la grande distribuzione ritira solo merce Incolore, insapore e inodore, insomma, plastica. Questi amministratori comunali che distruggono o non si fanno carico di mantenere in vita siti rurali antichi o antichissimi, come è successo qui a Terlizzi per la Padula asfaltata e fatti sparire gli innumerevoli poni di quel bivacco dell’antica Roma a valle della Via Appia. O come il dedalo di pozzi sorgivi alla Contrada Fontane, da meno secolo abbandonati agli insulti del tempo e degli uomini. Questi siti hanno visto cento guerre e mille battaglie. Sono passati indenni attraverso secoli di devastazioni e saccheggi. C’è voluto l’uomo nuovo, quello in blu giacca e cravatta con il portatile, l’angelo sterminatore che distrugge quello che trova e vi porta asfalto e cemento. Ricordare tutto ciò non è affatto superfluo anzi, ogni buon amministratore dovrebbe divulgare e far conoscere il proprio territorio. Dicevamo prima del governo del Nord e i propri interessi. L’esempio più clamoroso è il provvedimento sulle quote latte. Ancora una volta si è voluto premiare i furbi che non hanno pagato le multe, solo perché quel personaggio senza cultura e senza storia, Bossi, si è messo di traverso. Come per Alitalia questo provvedimento è ricaduto su tutti gli italiani. Occorrevano 23 milioni di Euro per far contento il longobardo. L’unico modo per far cassa è stato aumentare i contributi agricoli nel meridione. A questo proposito c’è bisogno di far chiarezza. Questi sono provvedimenti inclusi nella legge finanziaria, la quale prima di approdare nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama passa al vaglio delle Commissioni Parlamentari. La più potente è la Commissione Bilancio. Il suo presidente è ll senatore Azzollini sindaco di Molfetta. Fa specie vedere questa sorte di genuflessione da parte di politici meridionali all’arroganza leghista. In tutto il paese gli agricoltori hanno manifestato ll loro disappunto. Terlizzi ha visto sfilare per le asse strade un pugno di trattori e mezzi agricoli. Il comizio che ne è seguito è stato scandaloso. Si è accusato il sindaco di Terlizzi, non quello di Molfetta, si è data la responsabilità al Presidente Vendola, si è additato al pubblico ludibrio l’on. Grassi per non essere stato presente alla manifestazione. Quella sera lì, in piazza Cavour, si è consumato l’ultimo atto della politica mediocre, intrisa di odi e rancori personali. Se nella nostra comunità l’agricoltura è vissuta come un corpo estraneo e gli agricoltori sono trattati come dei numeri e non come persone che ogni giorno danno da mangiare all’intera società, è anche colpa vostra. Spiegateci signori Antonelli, Cipriani, e Malerba, si spiegateci il nesso che c’è tra di Tria, Vendola e Grassi e l’aumento dei contributi. Fateci capire l’anello di congiunzione che passa tra i tre politici e la finanziaria. Avete reso, così, un cattivo servizio: alla politica, all’agricoltura e alla verità. Si può accusare questa Amministrazione Comunale di insensibilità verso questi temi, si può buttare la croce addosso al sindaco per aver assegnato la delega all’agricoltura ad una persona senza storia di impegno rurale e quel che è peggio senza una visione strategica per il comparto agricolo. Ve la siete presa con Vendola, solo per sentirvi importanti. Ma dove vivete? E’ sicuramente il politico meridionale che affronta il governo del Nord a muso duro. Vorrei ricordarvi solo alcuni provvedimenti presi dal presidente Vendola. Abolizione della tassa sui consorzi di bonifica, Istituzione della legge che protegge gli ulivi secolari, protocolli d’intesa fra consorzi di produttori ortofrutticoli e grande distribuzione. Avete chiamato Grassi per telefono il giorno prima della manifestazione, come se fosse un vostro parente, che so, un cugino, un fratello. Ma che razza di sindacalisti siete? Pure e pietre conoscono la disponibilità di Grassi a partecipare ad iniziative che coinvolgono li territorio, Possiamo discutere per giorni e giorni su alcune scelte ammninistrative, ma questa cosa: no! No! Vendola, Grassi, di Tria non sono responsabili per l’aumento dei contributi agricoli. Sembrate generalI senza strategie, volete fare la guerra e mandate il vostro esercito allo sbaraglio. Siete accecati da un conflitto personale permanente, Quella sera, fa sotto la Torre dell’orologio, non una, non una sola proposta possibile praticabile si è udita echeggiare. Povera Torre Normanna ha dovuto sopportare le solite litanie isteriche. Complimenti, farete molta strada. Penso da soli. Mai, mai gli interessi collettivi vanno confusi con rivalse personali.
Franco De Barlolo