CISL – Bonanni: “E’ un fisco irresponsabile che impoverisce la gente”

CISL – Bonanni: “E’ un fisco irresponsabile che impoverisce la gente”


In 5 anni persi 1.040 euro di reddito. “Numeri inquietanti” denuncia il Segretario generale della Cisl alla luce dei dati elaborati dal Caf Cisl in una indagine condotta dal Dipartimento fiscale Cisl unitamente all’Università di Firenze sulla base delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini che si sono rivolti al servizio fiscale del suo sindacato.
Roma, 12 novembre 2013. “Inquietanti” per Raffaele Bonanni i dati elaborati nell’indagine condotta dal Dipartimento Fisco dellaCisl unitamente all’Università di Firenze sulle dichiarazioni dei redditi dei cittadini che si sono rivolti al servizio fiscale del suo sindacato. In cinque anni, dal 2007  al 2012, persi  1.040 euro di reddito.
“Il sistema fiscale italiano e’ irresponsabile – ha affermato il Segretario generale della Cisl osservando come “chiunque debba rimediare ad una falla, ad un buco nei  conti pubblici” carichi “i cittadini di una tassa in piu’ senza che vi  sia una coerenza con quanto fatto prima. E’ un sistema disastroso che  sovraccarica le persone e appesantisce i consumi. Nell’ultimo quinquennio lavoratori e pensionati sono stati rovinati da una eccessiva tassazione” spiega ribadendo pertanto che “la questione fiscale resta la vicenda centrale dal punto di vista economico, sociale, democratico.Il fisco sta depauperando i cittadini e sembra che la classe politica non colga la pericolosita’ della situazione. Non dimentichiamo che in passato i grandi sommovimenti sono avvenuti proprio per questo motivo ed i regimi sono crollati di fronte a tassazioni ingiuste e irresponsabili”…


In 5 anni persi 1.040 euro di reddito. “Numeri inquietanti” denuncia il Segretario generale della Cisl alla luce dei dati elaborati dal Caf Cisl in una indagine condotta dal Dipartimento fiscale Cisl unitamente all’Università di Firenze sulla base delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini che si sono rivolti al servizio fiscale del suo sindacato.
Roma, 12 novembre 2013. “Inquietanti” per Raffaele Bonanni i dati elaborati nell’indagine condotta dal Dipartimento Fisco dellaCisl unitamente all’Università di Firenze sulle dichiarazioni dei redditi dei cittadini che si sono rivolti al servizio fiscale del suo sindacato. In cinque anni, dal 2007  al 2012, persi  1.040 euro di reddito.
“Il sistema fiscale italiano e’ irresponsabile – ha affermato il Segretario generale della Cisl osservando come “chiunque debba rimediare ad una falla, ad un buco nei  conti pubblici” carichi “i cittadini di una tassa in piu’ senza che vi  sia una coerenza con quanto fatto prima. E’ un sistema disastroso che  sovraccarica le persone e appesantisce i consumi. Nell’ultimo quinquennio lavoratori e pensionati sono stati rovinati da una eccessiva tassazione” spiega ribadendo pertanto che “la questione fiscale resta la vicenda centrale dal punto di vista economico, sociale, democratico.Il fisco sta depauperando i cittadini e sembra che la classe politica non colga la pericolosita’ della situazione. Non dimentichiamo che in passato i grandi sommovimenti sono avvenuti proprio per questo motivo ed i regimi sono crollati di fronte a tassazioni ingiuste e irresponsabili”.
“Fondamentale” dunque per la Cisl -come ha sottolineato il Segretario confederale Maurizio Petriccioli – agire sui redditi familiari complessivi di ammontare basso, collocati sotto i 15.000 euro, “che risultando incapienti non riescono a beneficiare appieno delle detrazioni e delle deduzioni fruibili e subiscono il maggiore peso dell’Iva. Per i lavoratori dipendenti e pensionati collocati al di sotto di tale soglia, l’unica strada resta quella di introdurre un’imposta negativa di ammontare pari alle detrazioni non godute”.
“Occorre dire basta agli sprechi e all’uso senza limiti del denaro pubblico” è tornato a sottolineare Bonanni richiamandosu questo punto il Governo ad avere “più coraggio”. “I cittadini – ha osservato ancora – hanno bisogno di respiro sul versante fiscale e devono sapere che i loro soldi sono utilizzati bene.  E’ inutile che il governo si eserciti in altre direzioni, si concentri invece su due questione ben precise: abbattere fortemente l’Irpef e tagliare i costi e l’inefficienza della spesa pubblica e della politica”.
E chiede ancora una volta al Governo quel ‘patto sul fisco’ su cui l’Esecutivo continua a non rispondere:”Vogliamo un incontro  politico con il governo perche’ i dati del nostro dissesto sono ormai  inquietanti e occorre rimediare con una riforma fiscale. Serve  ricostruire un sistema responsabile” – aggiunge ricordando come le  tasse costituiscano anche un capitolo fondante della democrazia: “La riforma fiscale – tiene infatti a precisare – non e’ solo una richiesta economica ma e’  anche una richiesta che salvaguarda la democrazia. Un fisco  irresponsabile, infatti, e’ socialmente pericoloso perche’ la storia e’ maestra e ci dice che i grandi sommovimenti si sono formati proprio intorno alle questioni fiscali. Tutte le societa’ sono crollate di fronte a  tassazioni ingiuste e irresponsabili”, spiega ancora, invitando il  governo ad abbandonare operazioni di lifting fiscale all’interno della legge di stabilita’. I soldi per rendere il fisco piu’ equo e sostenere i ceti medio-bassi, riducendo la pressione e favorendo l’occupazione, ci sono, bisogna solo avere la volonta’ di cercarli. E fa l’esempio della tassazione sul gioco d’azzardo:   ”A Saccomanni e al governo diciamo: le scelte non sono mai neutre. La tassazione sul gioco d’azzardo e’ allucinante, perche’ non tirare fuori un dossier su questo?”.