Cinque punti sui quali lavorare per ‘ridestare’ l’Italia

Cinque punti sui quali lavorare per ‘ridestare’ l’Italia


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Per ricostruire la solidità economica del Paese si deve passare necessariamente attraverso il sacrificio ed il risparmio. Lo sanno tutti. E’ una regola che vige in ogni buona famiglia.
L’Italia ha studiato la sua ‘cura ricostituente’, ora deve valutare le quantità giuste, per non alterare l’equilibrio fisiologico dei suoi cittadini.
1) Riforma delle pensioni. E’ opportuno che ogni scelta si basi sul principio dell’equità, che non è cosa difficilissima da attuare: chi più ha, più dà.
Se la riforma andrà a gravare sulle pensioni di anzianità più basse, non si aiuterà la crescita e si renderà difficile, se non impossibile, la contribuzione fiscale da parte di chi, già oggi, stenta ad arrivare a fine del mese…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Per ricostruire la solidità economica del Paese si deve passare necessariamente attraverso il sacrificio ed il risparmio. Lo sanno tutti. E’ una regola che vige in ogni buona famiglia.
L’Italia ha studiato la sua ‘cura ricostituente’, ora deve valutare le quantità giuste, per non alterare l’equilibrio fisiologico dei suoi cittadini.
1) Riforma delle pensioni. E’ opportuno che ogni scelta si basi sul principio dell’equità, che non è cosa difficilissima da attuare: chi più ha, più dà.
Se la riforma andrà a gravare sulle pensioni di anzianità più basse, non si aiuterà la crescita e si renderà difficile, se non impossibile, la contribuzione fiscale da parte di chi, già oggi, stenta ad arrivare a fine del mese.
2) Imposta sui grandi patrimoni immobiliari. Questa deve affiancarsi al possibile ritorno dell’ICI, perché come per le pensioni, in una logica solidaristica, è giusto che chi più ha, più dà.
3) Evasione fiscale. Per ridurre la pressione fiscale per tutti, è urgente avviare un’azione credibile sul versante ‘evasione’, incentivando l’utilizzo della moneta elettronica, ma sollecitando, soprattutto, la richiesta di fatturazione da parte del cittadino, perché ‘scaricabile’.
4) Aumento dell’IVA. L’aumento dell’1% dell’Iva ha prodotto, per molti beni di prima necessità, un  aumento dei costi superiore alle previsioni. Alcuni commercianti hanno colto l’occasione per incrementare i prezzi al dettaglio. E’ opportuno essere molto prudenti sugli aumenti IVA e quando attuati, se necessari, bisogna attivare un organismo di controllo sui prezzi al pubblico.
5) Riforma elettorale. L’attenzione posta alla situazione economica del Paese, non deve porre in secondo piano la necessità di lavorare con urgenza ad una nuova legge elettorale, per ripristinare la fiducia dei cittadini nei confronti della politica, consentendo loro di partecipare nelle scelte dei candidati.
Se alla base di ogni decisione si porrà una concezione solidaristica, l’Italia verrà fuori dalla crisi con qualche sacrificio ma senza lacrime e senza sangue.
Il Presidente Monti lo ha ribadito in più occasioni e sta lavorando in questa direzione. E’ un momento difficile, ma non impossibile da superare.