Ciao Vito …”Ricordati di Putignano”

Ciao Vito …”Ricordati di Putignano”

Mercoledì 6 agosto, alle ore 6.45 di mattina squilla il mio telefonino. Leggo il nome di chi chiama: è Vito Detomaso. Orario insolito, pure per Vito che mi chiamava a tutte le ore.. Rispondo e testualmente dico: “Vito cosa è successo?”. Ascolto una voce di donna piangente. È Mery, la moglie di Vito. Mi dice: “Gero, Vito è morto poco fa”. Resto allibito. Non so cosa dire e con voce tremante affermo soltanto: “Ci vediamo appena posso”.

Mercoledì 6 agosto, alle ore 6.45 di mattina squilla il mio telefonino. Leggo il nome di chi chiama: è Vito Detomaso. Orario insolito, pure per Vito che mi chiamava a tutte le ore.. Rispondo e testualmente dico: “Vito cosa è successo?”. Ascolto una voce di donna piangente. È Mery, la moglie di Vito. Mi dice: “Gero, Vito è morto poco fa”. Resto allibito. Non so cosa dire e con voce tremante affermo soltanto: “Ci vediamo appena posso”.

Parto immediatamente dopo aver chiamato il Sindaco di Putignano, l’amico Gianvincenzo Angelini De Miccolis, per avere qualche notizia sul gravissimo evento. Dalla mia auto chiamo tutti gli amici di sempre, quelli con i quali dal lontano 1991 abbiamo vissuto eventi politico-amministrativi pieni di sofferenze ma anche di grande risalto e passione. Nessuno crede a quanto dico. Nessuno immagina che la morte possa attraversarci così violentemente ed improvvisamente.

Avevo conosciuto Vito quando la DC stava morendo ed in Puglia intorno a Nicola Fusillo nasceva una nuova classe politica fatta di giovani che, armati solo dalla propria buona volontà, spesso sprovvisti di ogni mezzo, organizzavano una presenza a sinistra della tradizione dei Cattolici Democratici.

Quando si tenne il I Congresso Provinciale del Partito Popolare nel settembre 1996, con l’elezione di Peppino Pirro a Segretario Provinciale, assunsi la responsabilità degli Enti Locali e Vito quella della tesoreria. Non avevamo una lira. La sede del partito era ubicata in Piazza Moro a Bari, storica sede della ex Democrazia Cristiana. Eravamo pieni di debiti derivanti dalla gestione ultima della DC, dalla quale avevamo ereditato una montagna di problemi. Vito fu draconiano ed in pochi anni, con immensi sacrifici di tutti, chiudemmo l’infausto passato.

Con Vito spesso litigavo anteponendo le ragioni della politica a quelle economiche, ma devo riconoscere che lui fu bravissimo. Spegneva le lampadine. Centellinava le telefonate ed i francobolli. Ritardava i pagamenti. Si inventò di tutto pur di sanare una situazione debitoria, non imputabile a noi, che rischiava di non far decollare il giovane Partito.

Lavorando fianco a fianco capii quanto amasse la sua città, verso la quale era sempre disponibile e avvolto dalla voglia di costruire, di crescere, di stimolare.

Con il passar degli anni ho vissuto direttamente e tramite Vito le diverse vicende amministrative di Putignano. La nascita ed il declino di tante Amministrazioni. Le svariate elezioni fino alla vittoria del Sindaco attuale, fortemente voluto da Vito che su di lui aveva investito. Ogni volta che ci sentivamo prima di salutarci mi diceva ”Ricordati di Putignano”.

Vito era una persona che faceva squadra: quante volte al giorno chiamava Stefi, Massimiliano, Saverio, Domenico. Lo faceva per grande amicizia, ma anche con lo spirito della chioccia che avvertiva la responsabilità di produrre politica.

Durante i miei anni di vita parlamentare mi ha sempre chiamato per sollecitare eventi ed atti amministrativi che riguardavano l’interesse generale della comunità putignanese e dell’Ospedale della sua città. L’ultima volta che lo avevo sentito era la domenica precedente alla sua scomparsa.

Ora Vito ci ha lasciati. Per sempre.

Io ricorderò la sua disponibilità, il suo sorriso, la sua forza d’animo. Ricorderò anche il suo amore verso Putignano che spesso manifestava quasi sbiascicando le parole e con gli occhi lucidi.

Vito, noi ringraziamo il Signore per averti conosciuto e, come sempre quando una persona cara scompare prematuramente, ci rammarichiamo per non aver potuto fare di più.

Sappi che il tuo amore verso Putignano è anche il nostro.

Non ci sarai più tu a ricordarci di Putignano, ma noi ricordando te ricorderemo la tua bella e pulita città.

Vito, ti sia lieve la terra.

Bari, 1 settembre 2008