La presentazione alla prima edizione del volume ‘Aldo Moro: La verità negata’ l’ho scritta nelle ferie natalizie del 2017, subito dopo che la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità, con una sola astensione, la relazione finale della Commissione Moro-2. Con la XVIII legislatura è...
Il 9 maggio 1978 ero a Roma, giovane sindacalista, nella segreteria nazionale della Federbraccianti CGIL di Giuseppe Di Vittorio. Da giovane comunista avevo partecipato al dramma della strage di via Fani con la perdita dei 5 uomini della scorta, tra cui Franco Zizzi di Fasano,...
Introduzione (Gero Grassi - Vicepresidente gruppo PD Camera dei Deputati) Buonasera. Dobbiamo iniziare con una piccola variazione al programma. Non è stato facile mettere insieme tanti relatori. Il senso della serata è quello di offrire a Maria Fida Moro, che saluto e ringrazio...
Ettore Rosato Presidente Gruppo PD, Camera dei deputati Il Gruppo parlamentare del Partito Democratico della Camera dei deputati ha deciso di comporre questa piccola antologia - un frammento di una produzione più ampia e articolata - degli interventi e degli scritti di Aldo Moro, per...
Gero Grassi è nato a Terlizzi (Bari) il 20 aprile 1958. Dirigente Ufficio Legislativo della Regione Puglia. Si forma nell'Azione Cattolica e nelle Acli. Aderisce alla DC, al PPI, alla Margherita e al PD seguendo un percorso politico in linea con il suo pensiero. Sindaco...
Il 6 aprile 1977 Aldo Moro, Presidente nazionale della DC, si reca a Firenze ad una manifestazione contro il terrorismo.
Moro parla a braccio. Non esiste testo scritto. Il discorso è ritrovato, con grande difficoltà, attraverso il nastro registrato, dalla DC fiorentina nel luglio 1982 ed è pubblicato integralmente su ‘Il Popolo’ dell’8 agosto 1982.
Proviamo ad inquadrare storicamente il tempo nel quale si inserisce questo pregevole intervento, premonitore di una violenza inaudita, ma foriero di sentimenti positivi e di speranza nel domani.
L’Auditorium del Palazzo dei Congressi è stracolmo di gente. Quello che è stato pensato come evento di partito si trasforma nella risposta civile e democratica dell’intera Firenze al terrorismo e alla violenza. Il palazzo dei Congressi è pieno di dirigenti ed attivisti degli altri partiti.
Moro ringrazia e saluta il sindaco comunista Elio Gabbuggiani, impedito ad Esserci. Ha scritto una lettera di solidarietà e vicinanza alla DC, anche a nome del Consiglio Comunale di Firenze.
A Firenze nei mesi precedenti l’evento ci sono stati pestaggi di militanti democristiani, sei sedi DC sono incendiate nella notte del 3 aprile, una bomba sotto la sede della DC provinciale, in via Cavour, è disinnescata all’ultimo momento.
La DC risponde con una analisi lucida ed attenta del suo uomo migliore, capace di autocritica, ma pronto ad interrogarsi sul come rispondere democraticamente a forme di violenza ed intolleranza inaudita. Non si tratta solo di condannare, ma di studiare come evitare che il terrorismo trovi sponde nella popolazione e rilanciare l’insieme della partecipazione democratica attraverso lo Stato, i partiti, i sindacati, l’associazionismo.
A trentacinque anni dalla tragica scomparsa di Aldo Moro è sempre attuale riaprire una vasta e feconda stagione di dibattito e di studi, idonei a ricostruire con maggiore puntualità la molteplicità e la ricchezza dei suoi apporti alla vita scientifica, culturale e politica dell'Italia e della sua amata Puglia.