di Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali della Camera
Le elezioni regionali del 2010 non possono e non devono risolversi in un referendum pro o anti Vendola. Sarebbe riduttivo rispetto ai problemi dei cittadini pugliesi, sarebbe effimero per chi intende la politica come soluzione dei problemi, svilirebbe l'animus sia dei sostenitori che di quanti ritengono che Nichy Vendola debba fare un passo indietro.
Io penso che la classe politica sia molto orientata verso veti, preclusioni ed alchimie e poco propensa a comprendere le ragioni che dovrebbero indurre quanti condividono un percorso programmatico a stare insieme. Il Laboratorio è bello se include e se supera la contingenza. Siamo tutti convinti che con l'UDC si debba aprire un dialogo, siamo d'accordo nel ritenere che l'Italia dei Valori possa e debba stare con noi, ma siamo tutti convinti che senza il Presidente Vendola facciamo soltanto una sostituzione algebrica di forze elettorali ed offriamo una ipotesi di governo riduttiva. Noi abbiamo il dovere di aggiungere valori e persone. Ritengo che l'UDC, per la sua storia, per i suoi valori e per la sua capacità di lungimiranza politica, debba essere flessibile nel considerare le ragioni di una coalizione uscente che ha ben governato