Lo afferma in una nota l’on. Gero Grassi - Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera.
Secondo un rapporto del Censis, la crisi sta avendo ripercussioni anche in campo sanitario, determinando un aumento della domanda delle prestazioni pubbliche.
Quasi il 21% degli intervistati ha anche ridotto l'acquisto di farmaci pagati di tasca propria: piu' del 23% dei 45-64enni, il 23,4% nel Mezzogiorno, il 28% dei residenti nelle grandi citta', quasi il 29% dei soggetti meno istruiti.
E’ facile immaginare che la domanda di prestazioni sanitarie pubbliche sia destinata ad aumentare anche nell'anno nuovo. E’ una realtà che non si può ignorare e che va in netta contrapposizione ai tagli di spesa previsti dal Governo.
Lo scenario che si delinea all’orizzonte metterà le Regioni in seria difficoltà . L’aumento della domanda delle prestazioni pubbliche, determinerà un affollamento delle strutture sanitarie, con inevitabile allungamento delle liste d’attesa.
E’ opportuno che il Ministero della Sanità adotti misure necessarie, finalizzate ad arginare tali ripercussioni connesse alla crisi, per garantire a tutti l’accesso agli esami diagnostici nel minor tempo possibile e cure adeguate.