Nota dell’on. Gero Grassi - Parlamentare PD pugliese
Quando è in atto una disputa, si può decidere di prendervi parte o non condividendone le motivazioni alla base, ci si può astenere.
In un articolo del “Corriere della Sera” è stato scritto che avrei partecipato ad iniziative pubbliche accanto al candidato di Sinistra e Libertà Nichi Vendola, perché amico d’infanzia. Non è assolutamente vero e non si deve fare confusione tra l’azione politica e l’amicizia, che può legare due persone.
Io non partecipo alle iniziative pro-primarie né di Boccia, né di Vendola, perché non ho condiviso la metodologia che il PD pugliese ha inteso attuare nell’ultimo periodo.
Si è giunti alla decisione delle Primarie con grandissimo ritardo, provocando un logorio interno che poteva essere evitato. Anche il percorso effettuato per la scelta del candidato, che non ha coinvolto l’intero partito, ha contribuito a creare il clima teso di questi giorni. La scelta effettuata da pochi, è stata imposta a tutti.
Percorsi rigidi e scarsamente democratici, possono poi generare conseguenze di consenso e partecipazione. In quel caso chi ha deciso in solitudine, non può che assumersene la responsabilità.