Nota dell’on: Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Sul Corriere della Sera di domenica 13 giugno, la giornalista Elena Meli ha stilato una classifica regionale in merito alle normative per gestire e prevenire il Diabete.
Le Regioni d’Italia si dividono in virtuose, sufficienti e scarse. Ovviamente il Sud Italia è nella sezione “scarse” per via di leggi assenti o insufficienti, poco aggiornate o molto tardive.
C’è una disparità di trattamento, a parità di patologia, spaventosa, da Regione a Regione.
Un paziente diabetico a Torino ha la possibilità di avere la tessera gratis per la palestra ed addirittura un personal trainer. Un paziente diabetico a Bari se vuole fare attività fisica deve sostenere tutte le spese in proprio. Questo è solo un esempio, per dimostrare quanta disparità di trattamento esiste.
La confusione ha cominciato a regnare nel 1987, quando la legge nazionale 115 sul Diabete, ha dato mandato alle Regioni di predisporre normative riguardanti la malattia per prevenirla e curarla. Oggi abbiamo 132 normative, poche leggi regionali, molte delibere, diverse, spesso insufficienti ed anacronistiche.
Tutto ciò è ingiusto. Bisognerebbe dare ai cittadini la stessa possibilità di cura, indipendentemente dal territorio in cui vivono....