E Veltroni prepara il Lingotto 2 per il “Pd pride”
Il 22 a Torino ci saranno anche Gary Hart e Anthony Giddens
Archiviata la Direzione non senza strascichi polemici e discussioni, e forse ancora di più entra nel vivo per Walter Vetroni il lavoro
per il Lingotto 2, l’appuntamento del 22 gennaio a Torino convocato da Movimento democratico. Il progetto di cui si è parlato nelle ultime riunioni di Modem, è quello di avanzare una proposta in cinque punti per rilanciare “l’idea di un grande Pd, un partito al centro della scena politica”, capace di «parlare all’intera società». ,
Un partito, come spiegava ieri Paolo Gentiloni, «che non deleghi la rappresentanza dell’elettorato moderato al Terzo polo e che non sia schiacciato a sinistra». In uno slogan, lanciato dallo stesso Veltroni, il Lingotto sarà un vero e proprio «Pd pride». La scaletta è in linea di massima definita: l’ex segretario aprirà i lavori, a mezzogiorno toccherà a Gentiloni, mentre Beppe Fioroni dovrebbe chiudere. E’ previsto l’intervento di una serie di ospiti stranieri, una decina, tra cui certamente Gary Hart, ex senatore americano democratico e candidato alle presidenziali nell’84 e nell’88, e Anthony Giddens, sociologo e politologo inglese eletto nel 2004 alla Camera dei Lord con i laburisti.
L’anima dell’area che fa capo a Veltroni è la neonata e omonima Associazione, che ha eletto come presidente il pugliese Gero
Grassi, come vicepresidenti Roberto Giachetti e Achille Passoni e come tesoriere Francesco Ferrante. In vista del Lingotto, i 30mila euro di costi previsti dell’evento saranno per metà coperti dai parlamentari MoDem con una «una tantum» di 200 euro.