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Comunicati Stampa / 13.05.2012


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

“Noi non vogliamo essere gli uomini del passato, ma quelli dell’avvenire. Il domani non appartiene ai conservatori o  ai tiranni. E’ degli innovatori attenti, seri, senza retorica.”
Questo affermava Aldo Moro nel 1963, motivo per cui ricordarlo a distanza di 34 anni dalla sua morte, non è un esercizio della retorica, né nostalgico rimembrare.
Ci sono due caratteristiche di Moro che hanno contraddistinto tutta la sua vita: una è la sacralità della persona, l’altra è la volontà di includere. Non di escludere! Moro non ha mai parlato di nemici. Ha parlato di avversari. Le persone – affermava - sono sempre le stesse, indipendentemente dalle parti nelle quali militano.
Nella preparazione e nei lavori della Costituzione Moro si impegnò soprattutto sui diritti delle persone. Si impegnò per ridare alla persona quei diritti che, come è scritto nella Costituzione, non sono concessi dallo Stato, ma sono riconosciuti dallo Stato...
Comunicati Stampa / 10.05.2012


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’economia in tempo di crisi non può guardare soltanto al virtuosismo dei conti, deve lanciare ciambelle di salvataggio alle famiglie, con particolare attenzione alle classi sociali più deboli.
E’ compito del buon padre di famiglia tenere in ordine i conti, non far maturare i debiti, ma al tempo stesso non far mancare il ‘pane’ ai suoi figli.
Bene fa il Presidente Monti a tenere fermo il timone per non far naufragare il Paese.
Va, tuttavia, sottolineato che chi è più forte resiste alla tempesta, (che prima o poi passerà)  chi è più debole deve essere tutelato con ciambelle e scialuppe di salvataggio.
Il Governo deve mettere in atto strategie di sviluppo tese a far ripartire il mercato del lavoro. Deve incentivare il sostegno alla famiglia. Per troppo tempo abbiamo commesso l’errore di immaginare che la famiglia fosse superata, sfilacciata dalla corsa alla carriera, dall’arrivismo, dall’egoismo…frutto di una globalizzazione che non ci appartiene...