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Comunicati Stampa / 11.06.2012


dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
C’era una volta una sanità che si presentava come un gigante buono. Accoglieva tutti sotto la sua ala protettrice. Gli ospedali proliferavano copiosi e garantivano assistenza e lavoro.
Oggi il gigante è divenuto un ‘nanetto’, compresso dai tanti debiti che ha accumulato nel tempo.
Gli sprechi, lo sperpero e le scelte errate, hanno consumato pian piano la forza del gigante, che giace stanco senza la sua linfa vitale.
La sanità pugliese è di fronte ad un bivio: amputare gli arti in cancrena, per continuare a vivere, o ansimare ancora un po’ e poi scrivere, inesorabilmente, la parola fine.
Nessuna persona saggia sceglie di ‘morire’. Se l’amputazione è necessaria a salvare la vita, la si accetta con rassegnazione e si costruisce un nuovo percorso di crescita...
Comunicati Stampa / 06.06.2012


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La situazione economica del paese non è più quella di alcuni anni fa ed in sanità dobbiamo pensare ed agire diversamente. L’obiettivo deve essere quello di garantire la sanità a tutti, ma gli sprechi, i doppioni, le ‘unità operative’ con medesime prestazioni a 20 chilometri di distanza, non possiamo più reggerle. Non possiamo più reggere ospedali comunali.
Dobbiamo disegnare una sanità che garantisca tutti e convogli l’eccellenza in Presidi ospedalieri di riferimento. Continuare ad immaginare un ospedale di riferimento in ogni paese, è come chiedere di avere una Università in ogni città. Non è possibile. E’ dispendioso e andrebbe a peggiorare la pressione fiscale, già difficile da sostenere.
La sanità attuale in Puglia sembra non avere una regia unica e obiettivi condivisi da raggiungere. Piu' situazioni fanno pensare a monadi che si muovono diversamente.
Il sistema sanitario va considerato a rete e non ad ospedale. La sanità va ulteriormente deospedalizzata e resa territoriale per ridurre la spesa ed offrire un servizio migliore...
 
 

Comunicati Stampa / 04.06.2012


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La disoccupazione è sempre stata un’emergenza al sud. Oggi possiamo definirla un’emergenza che desta allarmismo, in quanto i dati diffusi dall’Istat forniscono la fotografia di un Sud Italia in cui il 50% dei giovani non riesce a trovare occupazione alcuna.
Nessuno più rincorre il sogno di affermarsi professionalmente per gli studi svolti, tutti sperano in un lavoro ‘qualunque’. Eppure anche questa richiesta, che soffoca ogni legittima ambizione, è da considerarsi utopia.     
Secondo quanto emerge dai dati provvisori sugli occupati e i disoccupati diffusi dall’Istat, il tasso dei giovani tra 15 e 24 anni senza lavoro, raggiunge nel primo trimestre del 2012 il 48,3% con un picco del 51,8% per le donne.
Se non volessimo ricorrere all’uso di numeri e percentuali, potremmo semplicemente dire che la metà dei nostri giovani non ha lavoro e grava sulle spalle dei genitori...