di Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
…Ogni apparato di guerra, frutto carnoso di semi violenti, costituisce sempre un’inversione di marcia sulla strada della solidarietà…
Dire che, piuttosto che costruire cittadelle militari, sarebbe meglio edificare scuole o palestre, spetta agli studiosi di scienze umane. Affermare che i megapoligoni snaturano la vocazione del territorio, tocca agli ambientalisti. Indignarsi per gli sprechi dell’industria bellica e ipotizzare il dirottamento delle spese militari per risanare la disoccupazione, è compito degli economisti. Indicare l’assurdità di ogni guerra, visto che oggi essa si risolverebbe inesorabilmente in una catastrofe planetaria, è dovere dei pensatori. Sostenere che i soldi impiegati per costruire bombe sono un furto a danno dei poveri, è ufficio degli educatori.
Ma dire che ogni apparato di guerra, anche se non verrà mai messo in funzione, è una violenza profonda che corrode alla radice la logica del Vangelo, è compito dei profeti…
Il Signore liberi i suoi servi dalla tentazione del silenzio… (Don Tonino Bello)”
Rileggendo queste frasi pronunciate da don Tonino Bello Vescovo, Presidente di Pax Christi, sento il dovere morale, prima che politico, di dire no agli F 35 e alle spese militari...