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Comunicati Stampa / 02.07.2013


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
Le fasi preparatorie del Congresso del PD sembrano una telenovela, oppure una margherita con i petali da sfogliare e il famoso brocardo "M'ama, non m'ama".
L'oggetto del desiderio dovrebbe essere l'Italia, invece è il sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Non partecipo a questo feeling ed auspico che quanto prima siano chiare non le regole, ma le scelte politiche che devono precedere un Congresso che deve tenere al centro il bisogno di governare il Paese e rilanciarlo.
Io credo che il sindaco di Firenze sia un autorevole personaggio della politica italiana, ma i problemi degli italiani non riguardano soltanto chi farà il Segretario del PD, nè tantomeno chi sarà il successore del Presidente del Consiglio Enrico Letta al quale auguriamo lunga vita al Governo nell'interesse degli italiani.
Se dura, significa che risolve parte dei nostri problemi che ricordo, in sintesi, essere le scelte di fondo che il Paese deve fare per stare al passo dei tempi...
 
 
Comunicati Stampa / 01.07.2013


di Gero Grassi - Vicepresidente Gruppo Pd Camera

Ho sempre votato contro il riarmo nelle due scorse legislature.  Non credo di essere un'anomalia, nemmeno nel Pd dove tanti colleghi hanno condiviso la mia posizione.
Ho letto le dichiarazioni del Ministro Mauro sulla stampa e voglio rispondergli, come pure continuerò a fare in Parlamento. Anzitutto dicendo che la mozione approvata prevede che l'Italia non procederà all'acquisto di ulteriori F 35, rispetto ai tre già acquistati e che solo il Parlamento può intervenire sulla materia.
In merito agli F35 ci sono ragioni di ordine giuridico-economico e di ordine morale. A me sembra che nel momento in cui non abbiamo ancora una politica di pace europea – io non la chiamo di difesa, ma di pace - nel momento in cui abbiamo ancora eserciti per le diverse nazioni europee, il cui comportamento spesso è in contraddizione tra loro, nel momento in cui ci sono atti pubblici, da parte delle nazioni europee, che assumono una valenza che ci deve indurre a riflettere.  Se l'Olanda si comporta in un certo modo, se l'Inghilterra fa altrettanto, se la Germania assume determinati atteggiamenti, noi per lo meno il dubbio dobbiamo averlo. Dobbiamo avere il dubbio sulla validità di questo progetto, sulla validità di questi aerei, sulla opportunità di questa operazione...
Comunicati Stampa / 28.06.2013


ALL’ON. ROBERTO FICO
 PRESIDENTE COMISSIONE PARLAMENTARE
VIGILANZA SERVIZI RADIOTELEVISIVI
PALAZZO SAN MACUTO
ROMA
 
 
 
 
Oggetto: Interpellanza urgente e richiesta audizione.
 
 
  
Lo scrivente on. GERO GRASSI, componente della COMMISSIONE PARLAMENTARE  VIGILANZA SERVIZI RADIOTELEVISIVI, ha appreso dalla stampa e da una comunicazione pervenutagli in data 12 giugno ed inviata a tutti i Componenti la Commissione, la vicenda del dr. Pietro Di Lorenzo, già Presidente della LDM Comunicazione SpA, società fornitrice di contenuti editoriali alla RAI che in sintesi riproduce...
 
Comunicati Stampa / 28.06.2013



Resoconto dell’Assemblea – Seduta n. 39 di lunedì 24 giugno 2013
 
GERO GRASSI : Onorevole Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, parto da una considerazione finale. Lo dico al collega che ha appena finito di parlare. Io non ho firmato la mozione di SEL, sono del Partito Democratico, sono contro gli F-35 e ho sempre votato contro il riarmo nelle due scorse legislature (Applausi di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Non credo di essere un'anomalia.
Sul provvedimento in discussione, secondo me ci sono   due ragioni. Ci sono ragioni di ordine giuridico-economico e ci sono ragioni di ordine morale. A me sembra, per le prime, che nel momento in cui non abbiamo ancora una politica di pace europea – io non la chiamo di difesa, ma di pace europea –, nel momento in cui abbiamo ancora eserciti singoli per le diverse nazioni europee, il cui comportamento spesso è in contraddizione tra loro, nel momento in cui sulla materia in questione ci sono atti pubblici, da parte delle nazioni europee, che assumono una valenza che ci deve indurre a riflettere, perché se l'Olanda si comporta in un certo modo, se l'Inghilterra fa altrettanto, se la Germania – la Germania – assume determinati atteggiamenti, noi per lo meno il dubbio dobbiamo averlo...