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Comunicati Stampa / 01.11.2013


Il progressivo incremento degli iscritti ai percorsi di IFP, cominciato con le sperimentazioni avviate quasi un decennio fa e mai più arrestatosi, ha visto, per l’annualità 2011-12, una ulteriore robusta crescita.
Lo sviluppo del sistema, come già rilevato dal Rapporto di monitoraggio dell’Isfol sulla formazione in diritto-dovere, è principalmente dovuto all’avvio dei percorsi realizzati in regime di sussidiarietà presso gli Istituti Professionali. La componente scuola risulta quindi accrescere il proprio peso sul piatto della bilancia, soprattutto in termini di trend, rispetto agli interventi svolti presso le Istituzioni formative accreditate.
Gli esiti formativi dei qualificati nelle due tipologie (presso le Istituzioni formative e presso le istituzioni scolastiche) si presentano tuttavia fortemente differenziati. Infatti il raffronto tra i qualificati e gli iscritti al primo anno presenta risultati percentualmente assai differenti per i percorsi svolti presso le agenzie (87,5%) e presso le scuole (57,1%). Diversi anche gli esiti anno per anno: 77% contro 62% il tasso di passaggio tra il primo ed il secondo anno; 95% contro 69% tra il secondo e il terzo; 87% contro 57% la percentuale di qualificati su iscritti al terzo anno, sempre a favore delle Istituzioni formative...
Comunicati Stampa / 01.11.2013

Scendete dall’albero della sicurezza, dove vi siete arrampicati come Zaccheo, sulla strada della condivisione con i problemi della gente: è lì che si può vedere Gesù che passa.                                                                                                                           don Tonino Bello...

Comunicati Stampa / 31.10.2013


L’Italia spende poco e male in welfare per la famiglia: 20,3 mld, pari al 39,3% in meno dell’Ue. Penalizzato il lavoro delle donne: 1 su 2 è inattiva
 
L’Italia non è un Paese per mamme che lavorano, siano esse dipendenti o autonome: a tenere distanti le donne dal mondo del lavoro è anche il basso investimento nei servizi di welfare che dovrebbero favorire la conciliazione tra attività professionali e cura della famiglia. La spesa pubblica per aiutare le donne a far nascere e crescere i figli è pari a 20,3 miliardi, equivalente all’1,3% del Pil e inferiore del 39,3% rispetto alla media dei 27 Paesi Ue.
Il dato emerge dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile curato dall’Ufficio studi di Confartigianato presentato alla 15° Convention di Donne Impresa Confartigianato, il Movimento che rappresenta 365.000 imprenditrici artigiane, organizzata a Roma il 21 e 22 ottobre...
Comunicati Stampa / 29.10.2013


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati

La legge di stabilità può e deve ulteriormente ridurre la tassazione sulla prima abitazione.
Lo dice la Banca d'Italia, ma lo dice soprattutto la considerazione che in Italia, a differenza che nel resto d'Europa, l'acquisto della prima abitazione per molti cittadini ha rappresentato lo scopo della vita favorendo il mercato immobiliare e creando di fatto una consolidata ricchezza per il Paese. 
E' giusto che chi ha fatto sacrifici per acquistare la prima casa, oggi venga premiato dallo Stato, soprattutto se ha un reddito medio basso. La tassazione giusta agevola il rapporto del cittadino con il fisco e produce impulsi economici e sociali di grande rilievo.