Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
In questi giorni il dibattito sul Governo e sul Pd occupa quasi l'intera cronaca politica. Sui temi dell'agenda politica il Pd assorbe interamente le diverse posizioni. Va sottolineato che la segreteria Renzi ha riposizionato il nostro partito quale elemento centrale ed insostituibile di ogni azione politica. Questo e' un bene se ha come conseguenza due fenomeni: l'unità del Pd e la salvaguardia degli interessi generali del Paese.Non possiamo dividerci in sostenitori del Pd di Renzi e sostenitori del Governo Letta. E' sbagliato, controproducente e non redditizio. Noi siamo partito di Governo e mettiamo avanti ad ogni cosa l'Italia. Nostro compito non è dividerci, da tifosi, in pro Renzi e pro Letta. Nostro compito e' quello di riconoscere entrambi, dicendo al segretario che il Pd e' di tutti, anche di quelli che hanno perso il Congresso, ma sono determinanti nel costruire un partito plurale. Analogamente non possiamo disprezzare l'azione di Governo anche per i tanti sacrifici fatti in questi mesi, ma dobbiamo riconoscere che il Governo deve avere uno scatto di orgoglio. Il tempo del tirare a campare e' abbondantemente scaduto. Serve coraggio e grande iniziativa politica. Nessuna melina. L'Italia attende giustizia sociale, lavoro e riforme. Queste cose non si possono realizzare con le liturgie della vecchia politica, con i rinvii, con le tattiche, con occhi rivolti al passato, con la salvaguardia di vecchi e nuovi privilegi. Serve una scossa, Renzi l'ha data al partito e alla politica, Letta la dia al Governo assumendo la responsabilità di riformulare un programma che tenga conto della fame degli italiani che non possono aspettare ancora e sostituendo quei Ministri e Sottosegretari che hanno dimostrato di non aver capito che servono solo fatti, non parole. Se poi riesce anche a sostituire uomini e donne di Governo che confondono l'esercizio del potere con il proprio potere e' ancora meglio. Per Letta, per il Pd ma soprattutto per il Paese.
Gli italiani vogliono essere governati. Bene e subito, lasciandosi alle spalle il sorriso di plastica di chi non conosce la sofferenza della vita quotidiana.