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Comunicati Stampa / 13.01.2015

 

Oltre a nome, cognome, domicilio, stato civile e gli altri classici dati anagrafici spunterà anche una nuova informazione: l'indirizzo di posta elettronica certificata

ANSA - Un'unica anagrafe in sostituzione delle oltre 8.000 esistenti. Un progetto di cui si parla da tempo ma che ora sembra prendere forma, dopo la pubblicazione in G.U. del regolamento per la sua attuazione. Il provvedimento fissa precise scadenze per completare l'operazione, in linea con l'Agenda per la semplificazione, approvata a dicembre, che prevede la messa a regime per fine 2015. Un anno per far decollare un sistema alla base del processo di semplificazione e digitalizzazione della Pa.
Oltre a nome, cognome, domicilio, stato civile e gli altri classici dati anagrafici spunterà anche una nuova informazione: l'indirizzo di posta elettronica certificata e chi vorrà potrà sceglierla come "esclusivo mezzo di comunicazione" con la Pa. Verrà quindi garantito l'invio telematico delle attestazioni, delle dichiarazioni di nascita e dei certificati.
Guardando alla vita di tutti i giorni, viene spiegato sul sito dell'Agenzia per l'Italia digitale, la cosiddetta Anagrafe nazionale per la popolazione residente sarà capace di dialogare con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale "in modo che le informazioni di anagrafe, una volta rese dai cittadini, si intendano acquisite dalle pubbliche amministrazioni, senza necessità di ulteriori adempimenti o duplicazioni". Tanto che nell'Agenda per la Semplificazione si parla di "eliminazione di tutte le comunicazioni verso la pubblica amministrazione relative alla variazione dei dati anagrafici e di stato civile ed integrazione delle banche dati anagrafiche, con conseguente riduzione dei tempi e dei costi per gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni".
 
Comunicati Stampa / 11.01.2015

 

Istat - Nel terzo trimestre del 2014 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dell'1,8% rispetto al trimestre precedente e dell'1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Tenuto conto dell'andamento dei prezzi, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre del 2014 è aumentato dell'1,9% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% rispetto al terzo trimestre del 2013.
La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, è risultata invariata rispetto al trimestre precedente e in lieve aumento (+0,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2013.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata al netto della stagionalità, è stata pari al 10,8% nel terzo trimestre del 2014, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.
Il tasso di investimento delle famiglie è stato pari al 6%, in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-0,2 punti percentuali), sia al terzo trimestre del 2013 (-0,4 punti percentuali).
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 39%, è diminuita di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 2,1 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 20,5%, è risultato invariato rispetto al trimestre precedente e in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.