(Ansa) - Mediazione sugli sfratti, proroga del vecchio forfait dei minimi, rateazione 'bis' dei debiti con il fisco, ma anche una serie di micromisure tagliate sulle esigenze di specifici territori, dall'Emilia all'Aquila ai 519 collaboratori scolastici di Palermo, passando per i criticati sconti sulle sanzioni 'salva-Lazio' e 'salva-Venezia'. Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera sono riuscite a terminare l'esame del decreto Milleproroghe portando a casa parecchie modifiche. Un passaggio anche teso, per le proteste delle opposizioni. Ma che consente di arrivare in Aula con un testo 'chiuso', sul quale il governo porrà la fiducia per spedirlo al più presto al Senato, dove è atteso per la seconda lettura, blindata, prima della scadenza del 3 marzo.
Ecco in sintesi le principali novità introdotte alla Camera:
SFRATTI, PER 4 MESI SI PUO' CHIEDERE STOP: alla fine non si tratta di una "proroga perpetua", come ha sottolineato Maurizio Lupi, ma di una soluzione 'ponte' attenta ai nuclei più bisognosi, che consente di valutare "caso per caso". Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l'esecuzione di uno sfratto "fino al centoventesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione", per consentire il "passaggio da casa a casa".
'SALVA-MINIMI', STOP ANCHE AUMENTO CONTRIBUTI: tra le misure più attese, torna in vita il vecchio regime dei minimi Iva (con tassazione agevolata al 5%) che coesisterà per tutto il 2015 con il nuovo regime (al 15%)...