Questo decreto-legge costituisce un passaggio ulteriore, dopo quelli degli ultimi tre anni, per mettere in sicurezza l’attività produttiva e l’occupazione negli stabilimenti Ilva oltre che per convogliare consistenti risorse sul più grande polo siderurgico europeo. Il provvedimento fissa le linee guida per il futuro dell'Ilva e per il risanamento ambientale dell’area. Il Commissario di ILVA S.p.A. è a questo proposito autorizzato a contrarre finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato.
Per la tutela dell'indotto sono previste diverse misure in favore delle piccole e medie imprese, tra cui quelle dell'autotrasporto, come la sospensione dei termini per i versamenti dei tributi erariali o delle procedure esecutive e cautelari relative a tali tributi.
L'urgenza che ha spinto il Governo a intervenire di nuovo a favore dell’Ilva e della città di Taranto non dipende solo dalla esigenza di risolvere i problemi creati dalla gestione passata dello stabilimento ma anche dalla necessità di creare le condizioni che permettano la ripresa economica di Taranto, il suo rilancio turistico, nel rispetto del benessere e della salute dei suoi cittadini…
Per leggere tutto il testo clicca qui