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Comunicati Stampa / 09.02.2015

 
Il calo di voci di spesa 'tradizionali' quali abbigliamento, auto, mobili e arredamento da parte delle famiglie, ''non è frutto soltanto della crisi dei redditi ma anche di nuovi modi di vivere''. A rilevarlo l'Ufficio studi Confcommercio analizzando i driver di spesa degli italiani dal 1995 a oggi: così ''capi classici di valore più elevato attraggono sempre meno consumatori condizionando negativamente i volumi di spesa''. Al contempo sono cresciuti i consumi per servizi culturali, ristoranti, telefonia (+1,1%).
La casa ai figli: resiste il pilastro patrimoniale del ceto medio. Lasciare la casa ai figli è il modo in cui oggi 11,3 milioni di famiglie italiane pensano di dare un aiuto ai loro discendenti. Emerge da un'analisi del Censis. Sono 2,3 milioni le famiglie che li sosterranno dandogli un anticipo per l'acquisto di un'abitazione o fornendo le garanzie per ottenere un mutuo. E 1,1 milioni di famiglie aiuteranno i figli lasciando loro un immobile di proprietà diverso dalla casa. Il mattone come forma di sostegno per il futuro è una propensione antica, confortata dai più recenti segnali di ripresa del mercato immobiliare. Le compravendite di abitazioni sono ripartite: +3,7% nel terzo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e +13,9% i mutui. I tassi di interesse sui mutui ai minimi storici (i variabili all'1,5%, i fissi intorno al 3%) danno una spinta al mercato. ..
 
Comunicati Stampa / 07.02.2015

 

Nel 2013 l'alloggio privato è quello scelto per il 52,6% dei viaggi nel complesso (il 65% delle notti) e il 56% di quelli per vacanza (il 66% delle notti) con destinazione italiana.
I due terzi delle vacanze (66%) sono trascorse in abitazioni di parenti o amici (53% delle notti), seguite dalle abitazioni di proprietà (18,6% dei viaggi e 28,5% delle notti) e dagli alloggi in affitto e bed&breakfast (10,7% e 16,4%).
Tra il 2008 e il 2013, le vacanze in abitazioni private sono diminuite del 54,4% (-41,7% per le notti) quelle in strutture collettive, più frequenti all'estero, del 37%.
Per le abitazioni private, il forte calo è concentrato sulle vacanze brevi (oltre il 60% in meno, anche in termini di notti); nel 2013, le vacanze in alloggi privati sono quindi mediamente più lunghe (sono viaggi lunghi nel 54% dei casi).
La durata media delle vacanze in abitazioni private è aumentata - da circa 6 notti a 7,8 - soprattutto nelle abitazioni di parenti e amici (da 4,7 a 6,2) e in quelle di proprietà (da 8 a 11,9); stabile la media per gli alloggi in affitto (pari a 9,5).
Nel 2013, il 15,6% dei residenti ha effettuato almeno una vacanza in Italia (24,4% nel 2008); tra questi, più della metà (8,6%) è stato almeno una volta in abitazioni private (14,6% nel 2008); a diminuire sono soprattutto i turisti in case di proprietà (dal 3,2% all'1,5%).
Comunicati Stampa / 05.02.2015

 
Nel 2015 entra anche caffè ginseng e birra analcolica
 
Cambia il paniere dell'Istat per il 2015, l'elenco dei prodotti utilizzato per il calcolo dell'inflazione. A rappresentare le nuove abitudini di consumo delle famiglie entranocar e bike sharing, i biscotti e la pasta senza glutine, la birra analcolica, le bevande al distributore automatico, il caffè al ginseng al bar e l'assistenza fiscale per calcolo delle imposte sulla casa.
Registratore dvd, navigatore satellitare, impianto hi fi e corso di informatica non rappresentano più consumi consolidati nelle abitudini di spesa delle famiglie: queste infatti sono le voci che escono dal nuovo paniere dell'Istat.
Nel 2015 il paniere utilizzato per il calcolo dell'inflazione, precisa l'Istat, si compone di 1.441 prodotti (erano 1.447 nel 2014), aggregati in 618 posizioni rappresentative (erano 614): la lieve diminuzione è da attribuire a una migliore definizione delle varietà dell'ortofrutta. Per quanto riguarda l'introduzione della voce 'Assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sull'abitazione' (che andrà ad arricchire la posizione 'Assistenza fiscale alla persona'), l'Istat spiega che l'introduzione della Tasi ha aumentato il ricorso all'assistenza fiscale, vista la non semplicità del calcolo.