di Gero Grassi - Vicepresidente Gruppo PD Camera Deputati
Nel medioevo esisteva la gogna e nel farwest si mettevano le foto dei banditi con la scritta wanted. Oggi i grillini esibiscono le foto dei Parlamentari che hanno votato la fiducia allo ‘Sblocca Italia’ imputando loro le trivellazioni nel mare Adriatico. Orgogliosi di aver votato la fiducia al Governo che lavora e produce, preoccupati dal fatto che i grillini forse non hanno capito ancora oggi cosa abbiamo votato, impegnati ad evitare lo scempio di Polignano.
Nel merito del caso di Polignano a Mare, la mia posizione è molto chiara. La legge è troppo permissiva? La si cambi e subito.
Alcune considerazioni: anzitutto l’area pugliese interessata alla trivellazione è analoga a quella dell’Emilia e delle Marche. Troppo oggettivamente. L’approccio al Mare Adriatico non può essere identico a quello dell’Oceano, perché il nostro mare è di fatto un grande lago.
Il nostro mare è foriero di pesca e turismo, quindi la sua salvaguardia è precedente alla ricerca del petrolio. Attenzione non è solo una considerazione paesaggistica ed ambientale, ma occupazionale ed economica.
Ancora: la distanza dalla costa può e deve essere aumentata e le popolazioni interessate risarcite fortemente e preventivamente.
Bene hanno fatto Vendola ed Emiliano ad assumere la posizione di contrarietà.
Noi parlamentari pugliesi facciamo la stessa cosa, nella legge. Con la legge auspichiamo che paradisi terrestri come Polignano a Mare siano salvaguardati e protetti.
Come Kennedy disse a Berlino, siamo tutti cittadini di Polignano a Mare dove il cielo ed il mare blu si coniugano in uno spettacolo naturale di bellezza e pulizia che consente di ‘Volare nel blu dipinto di blu’ cantata dall’indimenticabile Domenico Modugno.
Il sindaco di Polignano a Mare Domenico Vitto e tutti i cittadini sappiano che noi ci siamo. Sempre.