Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
La tentazione è forte. Poter contare alle primarie sul voto di gruppi politici come Verdi, Socialisti, PRC e Comunisti italiani, affascina il segretario del PD Bersani, che ha il non facile compito di far crescere il Partito e portalo a diventare maggioranza nel Paese.
Bisogna, tuttavia, fare attenzione al serpente tentatore, perché se si mangia il frutto proibito inevitabilmente ci saranno conseguenze dolorose da sopportare.
Si ipotizza un ingresso nelle liste del PD di politici come Diliberto o Ferrero, schierati da sempre nella sinistra radicale. Meglio sarebbe stringere con loro accordi, permettendone l’ingresso in coalizione, lasciando ad ognuno l’autonomia decisionale che muove certamente da ideologie differenti, che possono in taluni casi coincidere, in altri stridere.
Inserire nelle liste del PD esponenti politici fortemente sbilanciati a sinistra, significherebbe snaturare la natura del Partito Democratico, nato dalla fusione di forze politiche moderate e democratiche.