Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 07.02.2014


Il 2013 va in archivio con una crescita importante delle domande di disoccupazione: secondo i conteggi dell'Inps sono salite del 33,8% nell'arco dei dodici mesi. E' bene ricordare che a ciò contribuisce, oltre alla evidente situazione di difficoltà economica del Paese, anche il cambio della normativa di riferimento che ha ampliato la platea di riferimento. I dati arrivano mentre l'Istuto si trova in acque economicamente complicate, come ha mostrato un'inchiesta di Repubblica.it che ha dato conto del bilancio previsionale 2014, dal quale emerge un passivo patrimoniale di 4,5 miliardi al netto dei provvedimenti straordinari della Legge di Stabilità.
Va appunto sottolineato che da gennaio 2013 è cambiata la normativa e ora le voci della "disoccupazione" coprono una fetta più ampia di casi di licenziamento. Da gennaio 2013 sono entrate infatti in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI. Per queste novità, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI...