(ASCA) - Roma, 18 apr 2014 - La crisi economica che ancora morde fa diventare la tavola di Pasqua piu' ''magra'' e piu' casalinga: non solo la spesa per gli alimentari e' stimata in calo del 4 per cento a poco piu' di un...
(ASCA) - Roma, 18 apr 2014 - La crisi economica che ancora morde fa diventare la tavola di Pasqua piu' ''magra'' e piu' casalinga: non solo la spesa per gli alimentari e' stimata in calo del 4 per cento a poco piu' di un...
Cari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole! Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un...
Il guadagno medio annuo dello sconto Irpef previsto dal Governo sarà di 714 euro per le famiglie più povere. Lo calcola l’Istat: lo sconto scende via via fino a 451 euro per le famiglie più ricche. Cioè si passa dal 3,4% del reddito allo...
Presentata l'indagine su "Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel primo semestre 2014": aumenta il numero degli ottimisti, in particolare sulle prospettive del governo Renzi. Nel 2013 però più del 50% ha visto peggiorare le proprie capacità di spesa. Il 62,3% ha...
Nel mese di marzo 2014, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei confronti di marzo 2013, (era +0,5% a febbraio), confermando la stima preliminare.
Il rallentamento dell'inflazione è imputabile alla flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e degli Alimentari non lavorati e all'ulteriore attenuazione delle dinamiche tendenziali di quasi tutte le rimanenti tipologie di prodotto.
L'"inflazione di fondo", al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, scende allo 0,9%, dall'1,0% di febbraio; al netto dei soli beni energetici, rallenta di due decimi di punto percentuale, portandosi allo 0,8% (da +1,0% del mese precedente).
Il lieve rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente agli aumenti - su cui incidono anche fattori stagionali - dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,6%) e di quelli Ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,2%); contribuisce anche l'aumento congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi all'abitazione (+0,3%).
L'inflazione acquisita per il 2014 sale allo 0,2%, dallo 0,1% di febbraio.
Rispetto a marzo 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,3% (era -0,1% a febbraio) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende all'1,0%, dall'1,2% del mese precedente. Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia rispetto a febbraio 2014.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,3% su base mensile e crescono dello 0,7% su base annua (in attenuazione dal +1,0% di febbraio).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,4% nei confronti di marzo 2013 (era +0,6% a febbraio).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua (era +0,4% a febbraio), confermando la stima provvisoria. Il rialzo mensile è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e cresce dello 0,3% rispetto a marzo 2013.
Dobbiamo impegnarci in scelte di percorso, in tabelle di marcia: non possiamo parlare di pace indicando le tappe ultime e saltando le intermedie! Se non siamo capaci di piccoli perdoni quotidiani fra individuo e individuo, tra familiari, tra comunità e comunità...
Nel 2013 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dello 0,3%. Nell'ultimo trimestre del 2013 è risultato invariato rispetto al trimestre precedente mentre è cresciuto dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
Tenuto conto dell'inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel 2013 è diminuito dell'1,1%. Nel quarto trimestre del 2013 è risultato in lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente (-0,1%) mentre è aumentato dello 0,4% rispetto al quarto trimestre del 2012.
Nel 2013 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,8%, registrando un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Nel quarto trimestre del 2013, al netto della stagionalità, è stata pari al 10,2%, sostanzialmente invariata rispetto al trimestre precedente (+0,1 punti percentuali) ma in significativo aumento (+1,7 punti percentuali) rispetto al corrispondente trimestre del 2012.
Nel 2013 la quota di profitto delle società non finanziarie è stata pari al 39,2%, quasi invariata rispetto al 2012 (+0,1 punti percentuali). Nel quarto trimestre del 2013 tale quota è stata del 39,7%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2012.
Nel 2013 il tasso di investimento delle società non finanziarie è sceso al 19,6% con una riduzione di 0,6 punti percentuali rispetto al 2012. Nell'ultimo trimestre del 2013 è stato pari al 19,7%, segnando un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2012.