Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 22.07.2014

 


ANSA - Il fatturato dell'industria a maggio scende dell'1,0% rispetto ad aprile, segando il secondo ribasso congiunturale consecutivo, mentre resta positivo su base annua, anche se appena sopra lo zero, con un incremento dello 0,1% (dato corretto per effetti calendario). Lo rileva l'Istat, che stavolta registra i dati peggiori sui mercati esteri.
Gliordinativi dell'industria a maggio scendono del 2,1% su aprile, dopo due mesi in aumento. Le commesse calano anche su base annua, con un ribasso del 2,5% (dato grezzo). E' la prima flessione dopo 8 mesi. Se in termini mensili a pesare è l'estero, a livello tendenziale è ancora il mercato interno a fare peggio.
Il dato mensile deriva da una diminuzione del 4,5% degli ordinativi esteri. Nettamente meno forte è invece risultata la flessione di quelli interni (-0,2%). In termini tendenziali la responsabilità cade tutta sul mercato nazionale: in discesa del 5,1%, contro una crescita dell'1,4% ottenuta fuori confine. Guardando ai diversi comparti, l'Istat segnala un 'boom' per gli ordini che riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+15,0%). E molto bene è andata anche per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,6%). In arretramento invece risultano la fabbricazione di macchinari e attrezzature (-13,6%) e quella di prodotti chimici (-8,8%). La battuta d'arresto segnata a maggio dagli ordinativi, considerati anche un indice anticipatore, potrebbe essere dovuta a un rimbalzo all'indietro, spiegano gli esperti dell'Istituto di statistica, dopo i dati molto positivi dei mesi precedenti.
Comunicati Stampa / 17.07.2014




Nota dell’on. Gero Grassi e dell’on. Liliana Ventricelli

Penso che per attenzione e rispetto verso quanti credono alla funzione delle primarie per selezionare la classe dirigente del centrosinistra, si debba inserire nelle clausole delle stesse primarie il dovere per chi si candida e perde la sfida per la presidenza della Regione Puglia, di essere candidato al Consiglio regionale nel partito di riferimento. Spesso la candidatura alle primarie serve solo ad acquistare visibilità personale nel presupposto sbagliato che non si deve far conto agli elettori. La storia delle primarie pugliesi è esaltante per la enorme partecipazione di elettori, ma deprimente per quanto poi hanno fatto i candidati sconfitti. Il PD assuma questo impegno e lo faccia approvare al tavolo del Centrosinistra. Noi pensiamo che il valore aggiunto di ogni candidato debba poi esplicarsi anche nelle elezioni vere.