Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 05.10.2014

 

Nel
secondo trimestre 2014, sulla base delle stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% nei confronti dello stesso periodo del 2013. Lo rileva l’Istat. Le flessioni congiunturali e tendenziali sono dovute alle diminuzioni dei prezzi sia delle abitazioni esistenti (-0,7% rispetto al primo trimestre 2014, -5,7% rispetto allo stesso trimestre del 2013) sia di quelle nuove (-0,2% su base congiunturale, -2,7% su base annua). Pertanto, il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove, dopo il minimo del quarto trimestre del 2013 (2,4 punti percentuali), si amplia a 3 punti percentuali da 2,9 del trimestre precedente. 
In media, nel primo semestre dell’anno in corso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i prezzi delle abitazioni diminuiscono del 4,9%, sintesi di un calo del 2,8% per quelle nuove e del 5,8% per quelle esistenti. Le stime preliminari del secondo trimestre 2014 confermano il persistere di un quadro di flessione dei prezzi delle abitazioni. L’Ipab, infatti, rispetto al 2010 (anno base dell’indice), registra una diminuzione ormai superiore agli undici punti percentuali (-11,2%). Questa è dovuta esclusivamente alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, nello stesso periodo, sono scesi del 16%, mentre la variazione di quelli delle abitazioni nuove, sebbene prossima allo zero, risulta tuttora lievemente positiva (+0,3%).
Comunicati Stampa / 04.10.2014

 


Il Senato ha approvato in via definitiva il Testo unificato delle proposte di legge in materia di deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico (c.d. “esodati”), nel testo licenziato il 3 luglio dalla Camera, che prevede un ampliamento della platea dei beneficiari e l'estensione dei termini temporali della decorrenza delle tutele (AC 224 e abbinate).

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Comunicati Stampa / 30.09.2014



Il progetto di legge approvato in prima lettura alla Camera apporta alcune limitazioni alla totale liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali, introducendo l'obbligo di chiusura per almeno sei tra i giorni festivi dell'anno, la predisposizione di accordi territoriali tra comuni al fine di definire gli orari degli esercizi, maggiori poteri ai sindaci di limitare l'apertura dei locali nei luoghi della “movida”, ma con ordinanze che hanno valenza di tre mesi e la creazione di un Fondo per il sostegno alle micro, piccole e medio imprese del commercio. 

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