Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 11.11.2014

 


Cala del 2,9% su base annua, giù anche su base mensile, -0,9%
 
Nella media del trimestre luglio-settembre 2014 la produzione industriale in Italia è diminuita dell'1,1% rispetto al trimestre precedente. Il dato è il più basso dal quarto trimestre del 2012. Lo rileva l'Istat.Nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione è scesa dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2013.
La produzione industriale a settembre torna a scendere, segnando un calo del 2,9% su base annua (dato più basso da settembre 2013) e dello 0,9 rispetto al mese di agosto. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che le variazioni negative sia congiunturali che tendenziali coinvolgono tutti i comparti.
La produzione industriale a settembre ha variazioni negative in tutti i comparti. Lo rileva l'Istat spiegando che, su base mensile, per quanto riguarda i dati destagionalizzati, a scendere più di tutte è la produzione di beni di consumo (-3,2%), seguita dai beni strumentali (-2,4%), l'energia (-1,5%) e in misura "più lieve", i beni intermedi (-0,8%).
 
Comunicati Stampa / 08.11.2014


Il bonus 80 euro comporta «una lieve riduzione della diseguaglianza economica e del numero di famiglie a rischio di povertà: circa 97 mila famiglie in meno rispetto allo scenario base nel 2015»: lo dice il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, durante un’audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di Stabilità. Con il bonus Irpef da 80 euro, chiarisce l’Istat, «risulta un aumento del reddito dei beneficiari pari a circa il 2,7%».
In crescita numero di chi cerca lavoro
Il presidente dell’Istat parla anche di lavoro. Dopo un lungo periodo di flessione, si intravedono «i primi segnali di stabilizzazione» del mercato del lavoro. Giorgio Alleva ha inoltre sottolineato come sia in crescita il numero degli occupati e di chi cerca lavoro. «Questa è una buona notizia, perché vuol dire che il paese si sta rimettendo in moto». Secondo i dati dell’Istat, nel 2014 il tasso di disoccupazione continuerà a crescere (12,5%, tre decimi in più rispetto al 2013), per poi tornare lievemente a diminuire nel 2015 (12,4%) e nel 2016 (12,1).
Effetto nullo della manovra nel 2015-2016...