Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 29.10.2014

 

(ANSA) - ROMA, 28 OTT - "Ho visto oggi la macchina nella quale fu abbandonato Aldo Moro. Guardare quell'auto e' non solo molto commovente ma anche  di estremo interesse ancora oggi per cogliere nuovi elementi di verita' sulla uccisione del leader democristiano. La R4 racconta insomma qualcosa di quella storia". Lo afferma Gero Grassi, vicepresidente dei deputati del Pd e componente della Commissione d'inchiesta sul caso Moro, che oggi si e' recato a visionare la Renault 4 che fu lasciata in via Caetani il 9 maggio del 1978 con dentro il cadavere di Moro.
"Dobbiamo molto al senso civico del suo proprietario, Filippo Bartoli, scomparso nel dicembre del 2013 il quale l'ha ben conservata ma soprattutto tutelata da ogni possibile uso commerciale, anche rinunciando a laute ricompense.  Tutto di quella macchina emoziona, anche il suo colore, che ricorda tragicamente il colore del sangue. Mi auguro che presto questo simbolo della nostra storia venga esposto al Museo delle auto della Polizia di Stato che, senz'altro, e' il luogo piu' idoneo per custodirla e per metterla a disposizione di tutti i cittadini". Grassi aggiunge che oggi si e' riunita la Commissione Moro  e ha stabilito un elenco di nominativi per le audizioni. Si comincera' dal sottosegretario Minniti e dai ministri Alfano, Pinotti, Orlando, Padoan, Franceschini e da quello degli Esteri, per proseguire con poi con ex presidenti ed ex componenti delle precedenti Commissioni d'inchiesta (Bianco, Pellegrino, Guzzanti e Flamigni, Violante, Mattarella, Manca, Ando' e Bielli), tra i politici Claudio Signorile e i magistrati che sono stati in prima linea nelle indagini (Ionta, Monastero, Priore, Infelisi, Marini, Imposimato, Pomarici, Caselli, Tindari Baglione, Spataro e Pignatone).
 
Comunicati Stampa / 29.10.2014

 



(ANSA) - ROMA, 28 OTT - "Il presidente Giorgio Napolitano ha saputo gestire con alto senso delle istituzioni una giornata difficile nella quale non solo ha dato prova del suo alto profilo morale, ma e' riuscito con forza a mostrare come si tutela la democrazia. Le speculazioni o le insinuazioni diventano cosi' solo pallidi e inutili tentativi di screditare la piu' alta carica dello Stato".  Cosi' il vice presidente dei deputati Pd Gero Grassi. 
 
Comunicati Stampa / 21.10.2014

 

Diffusi i dati relativi al secondo trimestre del 2014: gli occupati dai 15 ai 35 anni sono 5 milioni e 129 mila contro i 7,2 milioni del 2008

Bruciati due milioni di posti di lavoro tra gli under 35, questi i drammatici effetti della crisi e registrati dall’Istat sugli occupati tra i 15 e i 34 anni. Una caduta vertiginosa per quasi due milioni di ragazzi: nel secondo trimestre del 2008 i giovani occupati erano 7,2 milioni e nello stesso periodo del 2014 lavorano solo 5,129 milioni.
Il crollo dell’occupazione non risente solo della crisi economica, ma anche l’innalzamento dell’età pensionabile ha bloccato gli ingressi e ad incidere sui numeri diffusi dall’Istat c’è la partenza di molti giovani disoccupati che hanno lasciato l’Italia. Tuttavia anche il confronto dei tassi di occupazione, che annulla gli aspetti demografici, negli ultimi sei anni non ha fatto altro che scendere: se a metà del 2008 il tasso era al 51,2% ora è al 39,2%, con una sforbiciata netta di dodici punti…