Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 18.11.2014

 

Nel mese di settembre 2014 l'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali rimane invariato rispetto al mese precedente mentre diminuisce del 2,7% nei confronti di settembre 2013.
Al netto del comparto energetico si registra un aumento dello 0,1% sul mese precedente e un calo dell'1,1% in termini tendenziali.
I prezzi dei beni importati, rispetto al mese precedente, rimangono invariati sia per l'area euro, sia per l'area non euro. In termini tendenziali si registrano diminuzioni dell'1,2% per l'area euro e del 3,8% per quella non euro.
Riguardo ai contributi settoriali alla dinamica tendenziale dell'indice generale, per l'area euro quello più rilevante si osserva nei beni di consumo non durevoli (-0,8 punti percentuali). Per l'area non euro il contributo più ampio proviene dall'energia (-3,1 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rilevano le diminuzioni tendenziali dei prezzi più marcate è, sia per l'area euro che per quella non euro, quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,0% per l'area euro e -11,1% per l'area non euro).
Le serie storiche complete degli indici dei prezzi all'importazione sono diffuse in allegato al comunicato stampa.
 
Comunicati Stampa / 18.11.2014

 

Nel mese di settembre 2014 l'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali rimane invariato rispetto al mese precedente mentre diminuisce del 2,7% nei confronti di settembre 2013.
Al netto del comparto energetico si registra un aumento dello 0,1% sul mese precedente e un calo dell'1,1% in termini tendenziali.
I prezzi dei beni importati, rispetto al mese precedente, rimangono invariati sia per l'area euro, sia per l'area non euro. In termini tendenziali si registrano diminuzioni dell'1,2% per l'area euro e del 3,8% per quella non euro.
Riguardo ai contributi settoriali alla dinamica tendenziale dell'indice generale, per l'area euro quello più rilevante si osserva nei beni di consumo non durevoli (-0,8 punti percentuali). Per l'area non euro il contributo più ampio proviene dall'energia (-3,1 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rilevano le diminuzioni tendenziali dei prezzi più marcate è, sia per l'area euro che per quella non euro, quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,0% per l'area euro e -11,1% per l'area non euro).
Le serie storiche complete degli indici dei prezzi all'importazione sono diffuse in allegato al comunicato stampa.
 
Comunicati Stampa / 17.11.2014

 

L’adesione al programma da parte dei giovani continua. Al 13 novembre 2014 si sono registrati a Garanzia Giovani 294.677 giovani, di questi  il 52% (140.736 giovani) lo ha fatto attraverso i portali regionali, mentre il 48% (153.941 giovani) tramite il portale nazionale.

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Comunicati Stampa / 17.11.2014

 

L’adesione al programma da parte dei giovani continua. Al 13 novembre 2014 si sono registrati a Garanzia Giovani 294.677 giovani, di questi  il 52% (140.736 giovani) lo ha fatto attraverso i portali regionali, mentre il 48% (153.941 giovani) tramite il portale nazionale.

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Comunicati Stampa / 15.11.2014

 

L’economia italiana continua a contrarsi nel terzo trimestre 2014. Secondo le stime preliminari dell’Istat, il Prodotto interno lordo ha registrato un -0,1% rispetto al trimestre precedente e un  -0,4% rispetto al terzo trimestre 2013. L’economia era rimasta ferma sullo zero nel primo trimestre 2014 ed era arretrata dello 0,2% nel secondo. Dopo tredici trimestri consecutivi di mancata crescita, cioè con una variazione del Pil negativa o pari a zero, l’economia italiana è “ai livelli del 2000“, sottolineano i tecnici dell’Istat. Nello stesso periodo il pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,2% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,9% negli Stati Uniti e del 3,0% nel Regno Unito. Il Pil acquisito per il 2014, quello che si otterrebbe cioè se nel quarto trimestre si registrasse crescita zero, è pari -0,3%.