Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 28.06.2015

 


Nel 2013 sono state erogate 23,3 milioni di pensioni: il 56,3% ha come beneficiario una donna e il 43,7% un uomo.
Le donne rappresentano più della metà (il 52,9%) dei pensionati (8,7 su 16,4 milioni), ma percepiscono solo il 44,2% dei 273 miliardi di euro complessivamente erogati.
Nel Nord-ovest risiede oltre un quarto dei pensionati (circa il 28%), mentre la quota si attesta intorno al 20% nelle altre ripartizioni e scende al 10% nelle Isole.
L'importo medio annuo delle pensioni erogate agli uomini è di 14.911 euro, un valore del 62,2% superiore a quello delle pensioni con titolarità femminile (9.195 euro). Tuttavia, poiché le donne percepiscono in media un numero di trattamenti pro capite superiore agli uomini (1,51 contro 1,32), il divario di genere si riduce al 41,4% se calcolato sul reddito pensionistico (19.686 euro per gli uomini contro 13.921 per le donne).
Oltre la metà delle donne (50,5%) riceve meno di mille euro al mese, contro un terzo (31%) degli uomini. Ma il numero di uomini (178 mila) con un reddito pensionistico mensile pari o superiore a 5.000 euro è cinque volte quello delle donne (35 mila).
I pensionati del Lazio percepiscono il reddito pensionistico medio annuo più elevato (19.549 euro), di quasi il 40% superiore a quello dei pensionati della Basilicata (14.226 euro), che è il più basso tra le regioni italiane.
La metà dei pensionati residenti nel Mezzogiorno (50,2% nelle Isole e 49,6% nel Sud) percepisce un reddito pensionistico mensile inferiore ai 1.000 euro. Le quote più elevate di percettori con reddito superiore ai 5.000 euro si rilevano invece al Centro (2,0%) e nel Nord-ovest (1,4%), anche a seguito della diversa diffusione sul territorio delle varie tipologie pensionistiche.
Il rapporto tra il numero di pensionati residenti e la popolazione occupata - rapporto di dipendenza - è a svantaggio delle donne: 91 pensionate ogni 100 lavoratrici, a fronte di 58,2 uomini ogni 100 lavoratori. In Calabria si registra il valore complessivo più alto (97,8), il minimo in Trentino Alto Adige (56,4).
L'incidenza della spesa pensionistica sul Pil è massima nelle Isole (21,6%) e nelle regioni del Sud (20,9%), mentre scende al 15,2% in quelle del Nord-est e al 15,1% in quelle del Nord-ovest.

Comunicati Stampa / 25.06.2015

 

Ad aprile, l'indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (che incorpora sia le quantità che i prezzi) aumenta dello 0,7% rispetto a marzo 2015. Nella media del trimestre febbraio-aprile 2015, il valore delle vendite registra una variazione positiva dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.
 
Migliorano le vendite al dettaglio ad aprile 2015 con una crescita dello 0,7% rispetto al mese precedente e un risultato stazionario rispetto ad aprile 2014. Lo rileva l'Istat, dopo la contrazione di marzo: in quattro mesi le vendite al dettaglio sono salite dello 0,2%. In particolare i piccoli negozi vedono un aumento annuo dello 0,1%, mentre sono ferme le vendite della grande distribuzione.
Ancora secondo l'Istat, nella media del trimestre febbraio-aprile 2015, il valore delle vendite registra una variazione positiva dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Rispetto ad aprile 2014, l'indice grezzo del valore del totale delle vendite segna una variazione nulla. L'indice in volume delle vendite al dettaglio aumenta, ad aprile 2015, dello 0,7% rispetto a marzo 2015, mentre diminuisce dello 0,5% rispetto ad aprile 2014.
Comunicati Stampa / 21.06.2015

 


Un pacchetto di misure urgenti per il rilancio dei comparti strategici del latte, dell’olio e della pesca; per aiutare i conduttori agricoli colpiti dalle alluvioni del 2014-2015 e per razionalizzare la macchina amministrativa destinata al sostegno del settore primario. È quanto prevede il decreto-legge n. 51 «Rilancio dei settori agricoli in crisi e razionalizzazione delle strutture ministeriali», varato dal Consiglio dei ministri il 5 maggio 2015, il cui atto di conversione è stato approvata in prima lettura alla Camera (AC 3104).

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Comunicati Stampa / 20.06.2015

 


La proposta di legge “Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità” (testo unificato AC 784 e abb.1, risultante dagli emendamenti approvati in Commissione Giustizia), estende la possibilità di conoscere le proprie origini biologiche anche al figlio adottato non riconosciuto alla nascita.

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Comunicati Stampa / 18.06.2015

 



Crescono, ad aprile, esportazioni e importazioni. Lo ha comunicato l'Istat spiegando che l'export è salito del 9% su base annua e l'import del 9,3%. Rispetto a marzo, invece, il valore delle importazioni è sostanzialmente stazionario, mentre per le esportazioni si rileva una lieve flessione (-0,8%).
L'ampia crescita tendenziale delle esportazioni (+9%) è trainata dalle vendite verso l'area extra Ue (+12,3%). Valori medi unitari (+3,7%) e volumi (+5,1%) sono entrambi in aumento.
Nello stesso mese, il rilevante incremento tendenziale dell'import (+9,3%) è determinato dalla crescita degli acquisti sia dall'area Ue (+11,6%) sia da quella extra Ue (+6,3%).
La forte crescita tendenziale per entrambi i flussi è influenzata da una differenza nei giorni lavorativi (21 ad aprile 2015 rispetto a 20 ad aprile 2014).
Una dinamica ampiamente positiva è comunque confermata anche dai dati corretti per i giorni di calendario, che mostrano una variazione tendenziale pari a +5,4% per le esportazioni e +7,3% per le importazioni