Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 13.07.2015

 
Una scuola autonoma e aperta al territorio; continuità nella didattica, con un’offerta formativa più efficiente, flessibile e aggiornata; strumenti più efficaci di raccordo con il mondo del lavoro. E poi: oltre 100 mila nuovi insegnanti assunti; investimenti nell’edilizia scolastica; 500 euro l’anno per l’aggiornamento e l’attività culturale di ogni docente. La scuola si rinnova. A indicarne le linee di sviluppo, è la «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», noto come «La Buona Scuola», approvato definitivamente alla Camera.

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Comunicati Stampa / 12.07.2015

 

No all'apertura selvaggia dei negozi. E' l'appello di Confcommercio e di Confesercenti ai parlamentari della commissione Industria, commercio, turismo del Senato dove è in corso l'esame del disegno di legge, già approvato alla Camera, che reintroduce alcune limitazioni sugli orari del commercio al dettaglio

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www.ansa.it/pmi/notizie/associazioni/2015/07/09/orari-negozicommercianti-per-piu-regole_42d497d8-c1ed-4c13-aa55-f74aeb96d80a.html
Comunicati Stampa / 28.06.2015

 


Nel 2013 sono state erogate 23,3 milioni di pensioni: il 56,3% ha come beneficiario una donna e il 43,7% un uomo.
Le donne rappresentano più della metà (il 52,9%) dei pensionati (8,7 su 16,4 milioni), ma percepiscono solo il 44,2% dei 273 miliardi di euro complessivamente erogati.
Nel Nord-ovest risiede oltre un quarto dei pensionati (circa il 28%), mentre la quota si attesta intorno al 20% nelle altre ripartizioni e scende al 10% nelle Isole.
L'importo medio annuo delle pensioni erogate agli uomini è di 14.911 euro, un valore del 62,2% superiore a quello delle pensioni con titolarità femminile (9.195 euro). Tuttavia, poiché le donne percepiscono in media un numero di trattamenti pro capite superiore agli uomini (1,51 contro 1,32), il divario di genere si riduce al 41,4% se calcolato sul reddito pensionistico (19.686 euro per gli uomini contro 13.921 per le donne).
Oltre la metà delle donne (50,5%) riceve meno di mille euro al mese, contro un terzo (31%) degli uomini. Ma il numero di uomini (178 mila) con un reddito pensionistico mensile pari o superiore a 5.000 euro è cinque volte quello delle donne (35 mila).
I pensionati del Lazio percepiscono il reddito pensionistico medio annuo più elevato (19.549 euro), di quasi il 40% superiore a quello dei pensionati della Basilicata (14.226 euro), che è il più basso tra le regioni italiane.
La metà dei pensionati residenti nel Mezzogiorno (50,2% nelle Isole e 49,6% nel Sud) percepisce un reddito pensionistico mensile inferiore ai 1.000 euro. Le quote più elevate di percettori con reddito superiore ai 5.000 euro si rilevano invece al Centro (2,0%) e nel Nord-ovest (1,4%), anche a seguito della diversa diffusione sul territorio delle varie tipologie pensionistiche.
Il rapporto tra il numero di pensionati residenti e la popolazione occupata - rapporto di dipendenza - è a svantaggio delle donne: 91 pensionate ogni 100 lavoratrici, a fronte di 58,2 uomini ogni 100 lavoratori. In Calabria si registra il valore complessivo più alto (97,8), il minimo in Trentino Alto Adige (56,4).
L'incidenza della spesa pensionistica sul Pil è massima nelle Isole (21,6%) e nelle regioni del Sud (20,9%), mentre scende al 15,2% in quelle del Nord-est e al 15,1% in quelle del Nord-ovest.