sanità

In questa sezione del sito sono raggruppati tutti gli interventi dell’On. Gero Grassi in merito alle questioni riguardanti la salute, le strutture e le attività politiche in favore della sanità.

sanità / 27.10.2010

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il fondo per le politiche sociali è il principale strumento di finanziamento con cui Regioni e successivamente Enti Locali erogano i servizi sociali alle persone. In soli quattro anni, le risorse da ripartire alle Regioni sono scese dai 656 milioni di euro per il 2008 (in realtà prima della decurtazione operata dall’attuale Governo i finanziamenti da ripartire erano più di 800) agli attuali 75.
Le decurtazioni in programma riguardano tra gli altri: il Fondo per l’infanzia e l’adolescenza che passa nel giro di tre anni da 44.467 a 39.964, il Fondo per le politiche della famiglia che passa dai 280.000 del 2008 agli attuali 52.466...
sanità / 14.10.2010

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 La sanità italiana ha punte d’eccellenza che andrebbero fatte conoscere nel panorama medico mondiale. Tuttavia accade assai di rado che notizie di buona sanità, facciano notizia.
Voglio congratularmi con l’equipe del professor Del Bene, che all’Ospedale San Gerardo di Monza ha eseguito un intervento che ha del fantascientifico.
Il prof. Del Bene ha eseguito, per la prima volta al mondo, un doppio trapianto di mani, su un paziente a cui erano state amputate.....
 
sanità / 14.07.2010

Piano di rientro della Regione Puglia
Il presente Piano è redatto ai sensi dell’art. 1 comma 180 della legge 311 del 23 dicembre 2004 e s.m.i. (legge finanziaria 2005) nonché Legge finanziaria 191/2009 ed è finalizzato alla stipula dell’accordo di cui all’art. 8 dell’Intesa Stato – regioni del 23 marzo 2005 n. 2271, per la riattribuzione del maggior finanziamento per l’anno 2006 e per l’anno 2008, non ancora erogati a causa di un unico inadempimento della regione Puglia costituito dal mancato rispetto del Patto di Stabilità nei medesimi anni.
Per detti anni 2006 e 2008 si applicherebbe l’ art. 2, commi 92 e ss., della Legge 191/2009.
Il predetto art. 1, comma 180 della legge 311/2004, richiamato dal comma 97, art.2, L.191/2009, stabilisce che nelle situazioni di squilibrio economico-finanziario la Regione procede ad una ricognizione delle cause dello squilibrio ed elabora un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio Sanitario Regionale, di durata non superiore al triennio (piano di rientro dal disavanzo). I Ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze e la singola Regione stipulano apposito accordo che individui gli interventi necessari per il perseguimento dell’equilibrio economico, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza e degli adempimenti di cui all’intesa 23 marzo 2005....
 
 
sanità / 09.01.2010

di Gero Grassi – Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera
 
 I casi di presunta malasanità che balzano agli onori della cronaca lanciano un messaggio d’allarme. La salute dei cittadini deve essere tra le priorità del Governo. Il settore sanità deve essere costantemente monitorato. Le strutture sanitarie devono essere messe nelle condizioni di poter erogare servizi garantiti. Ci vuole studio, ricerca, programmazione e innovazione per ridurre al minimo l’errore che resta, si comprende, un fattore umano.
E’ tempo di proiettarsi nel futuro, è tempo di innovarsi costruendo nuove concezioni che poggiano su basi solide......
 
sanità / 23.11.2009

di Gero Grassi-Vicepresidente Commissione Affari Sociali della Camera
 
 “Sono stanca di combattere contro il cancro con la mia pelle e con le mancanze di questo maledetto ospedale. Abbiamo tutto, ma non abbiamo il test di Fischer che ci legge l'aggressività del tumore. E ogni volta queste donne con i vetrini si devono sbattere per l'Italia per fare questo esame richiesto dall'ospedale stesso, poiché importante per impostare la chemioterapia. Sono esausta. I miei cancri aumentano ed io mi sento così inutile. Ho tanta paura di morire e di non aver lasciato nessun segno. Neanche migliorati i servizi sanitari, quelli più banali. Sono arrabbiata come non lo sono mai stata. Sono triste. Vorrei essere potente. Stare in alto. Contare qualcosa per poter fare qualcosa.   Vorrei stare al tuo posto per gridare ed ottenere. Dal mio posto posso solo gridare, che disperazione. Ho aperto il mio cuore a te ed esternato le mie debolezze a te solo, perché ti stimo.”
Antonia Siena.
Questo è il messaggio pervenutomi da Antonia.
Il mio essere uomo sensibile, prima che politico con un ruolo istituzionale, mi impone grande impegno su una tematica che certamente sta a cuore non solo ad Antonia Siena, ma a tutte le donne, che come lei, vengono inaspettatamente travolte da una malattia che non permette indugi e va combattuta con tutte le armi a disposizione.
 
sanità / 16.11.2009


Ma la sanità pugliese non è gossip
di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione affari Sociali della Camera

Negli anni del Governo Vendola ci sono stati molti eventi che hanno caratterizzato la voglia di sanità moderna ed efficiente. Credo, dopo mesi di vicende giudiziarie e di racconti, spesso enfatizzati mediaticamente, sia il caso di ribadire, da un lato, la necessità di avere rispetto verso il lavoro degli inquirenti, dall’altro ricordare, anzitutto ai protagonisti, poi ai cittadini, quanto si è realizzato di buono e di innovativo.
E’ giusto parlare anche dei tantissimi risultati raggiunti. Lo faccio con relativa cognizione di causa perché, da Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, ho seguito la politica sanitaria nella fase legislativa ed in quella degli obiettivi fissati, perseguiti e raggiunti. So bene che molto resta da fare, ma molto è stato fatto e va detto....
sanità / 02.10.2009

di Gero Grassi
Vicepresidente Commissione Affari Sociali
Camera dei Deputati
 
 
I progressi della scienza e della medicina finalizzati ad allungare la vita sembrano aver raggiunto buoni risultati. Sembra assurdo che la longevità del popolo italiano negli ultimi anni stia diventando un problema anzichè essere un valore aggiunto.
Negli anni la ricerca ha lottato perché la vita fosse tutelata, perché i mali del secolo non seminassero morti in età giovanile, perché la mortalità in genere fosse ridotta e oggi ci ritroviamo a considerare la longevità un elemento di disturbo.
Ritengo inopportuna questa considerazione visto che parto dal presupposto che la vita a qualunque età debba essere tutelata e migliorata.
Altra considerazione è riconoscere che servizi e strutture per gli anziani in Italia stentano a decollare. Ovunque raggiungere la soglia dei 70 – 80 anni di vita è un traguardo, in Italia sembra una colpa.....