Bombardare gli obiettivi militari in Libia non aiuterà a costruire la pace

Bombardare gli obiettivi militari in Libia non aiuterà a costruire la pace

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Ancora una volta il Governo di Centrodestra si trova nella difficile situazione di non poter contare sull’appoggio netto ed incondizionato della Lega Nord. Questa volta non si tratta di problemi di casa nostra, ma di politica internazionale da cui dipendono equilibri delicatissimi.
La scelta annunciata dal Presidente del Consiglio di partecipare ai bombardamenti di obiettivi militari in Libia, è la conseguenza logica della appartenenza dell’Italia alla Nato……

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Ancora una volta il Governo di Centrodestra si trova nella difficile situazione di non poter contare sull’appoggio netto ed incondizionato della Lega Nord. Questa volta non si tratta di problemi di casa nostra, ma di politica internazionale da cui dipendono equilibri delicatissimi.
La scelta annunciata dal Presidente del Consiglio di partecipare ai bombardamenti di obiettivi militari in Libia, è la conseguenza logica della appartenenza dell’Italia alla Nato.
Ma anche in questo caso la Lega solleva le sue obiezioni e si pone come ‘batian contrario’. E’ una storia che si ripete da tempo. La Lega fa parte del Governo, ma assume posizioni in antitesi ad esso.
Qualche settimana fa, in ordine alle problematiche legate all’immigrazione la Lega aveva ipotizzato che l’Italia uscisse dall’Europa. Oggi con le sue obiezioni in merito ai bombardamenti in Libia, suggerisce all’Italia di assumere posizioni fuori dalla Nato.
Ebbene, bisognerebbe comprendere e gridare a gran voce, che con la violenza non si combatte la violenza, ma bisognerebbe farlo avendo alle spalle un Governo forte, unito e rispettato. La Lega con il suo agire, indebolisce il Governo italiano.
Quanto sta accadendo nel mondo, a pochi passi da casa, dovrebbe indurci tutti ad un’attenta riflessione, ponendo l’uomo e non il ‘business’ al centro dell’azione politica. Ed invece accade esattamente il contrario. Viviamo battaglie quotidiane, che pongono al centro dell’attenzione non i bisogni dei più deboli, ma il desiderio di potere dei più forti.
Bombardare gli obiettivi militari in Libia non aiuterà a costruire la pace.