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 Bari - Risuona il tam - tam del Pd da Roma. Lunedì, il segretario nazionale, Dario Franceschini (oggi a Bari alle 10.30 al teatro Piccinni) dovrebbe conferire al deputato pugliese, Gero Grassi, l'incarico di vice coordinatore nazionale dell'organizzazione, accanto a Migliavacca. Nicchia l'interessato. Ieri, intanto, da Bari, il neoresponsabile per il Welfare, Enrico Letta, ha lnciato due proposte:"Anticipi della Cassa depositie prestiti per finanziare le imprese; e contributi di solidarietà utilizzando una quota degli stipendi, a cominciare da quelli dei parlamentari, per chi perde il lavoro".

Il Pd allo specchio a Bari si riparte dalle correnti storiche

Le divisioni superate da un clima di compattezza tra consiglieri circoscrizionali e segretari di sezione ex Ds
 
NINNI PERCHIAZZI
 


   • Partito democratico barese in mezzo al guado. In attesa di evoluzioni e sviluppi a livello nazionale che, inevitabilmente, porteranno tra qualche mese alla nascita di una nuova classe dirigente a forte marchio Pd. Il terremoto suscitato dalle dimissioni di Walter Veltroni necessita però ancora di parecchi assestamenti prima che rinnovamento e mutamento generazionale e culturale del tessuto connettivo del Pd si compiano. Se si compieranno.
   Accordi, alleanze e scelte (con gli immancabili intrighi) sono solo nella fase embrionale. Così, in sede locale, correnti e movimenti originari sia della Margherita sia dei Democratici di sinistra in salsa barese non si sono modificati più di tanto rispetto al 14 ottobre 2007, quando entrambi i partiti confluirono ufficialmente nel Pd, con lo storico appuntamento delle primarie. In realtà, allora, fu fatto uno sforzo di sintesi realizzato dalle tre liste: Letta, Democratici con Veltroni (Emiliano) e la Sinistra.
   In area ex Margherita resta netta la distinzione tra «rutelliani», «mariniani» e «lettiani». Al leader nazionale Francesco Rutelli sono legati a filo diretto la deputata Giusy Servodio, l’assessore regionale Guglielmo Minervini, i consiglieri comunali Giuseppe Muolo e Roberto Carbone e il presidente della circoscrizione Japigia, Pasquale Leccese. Nella recente tornata delle primarie per stabilire la lista Pd alla Provincia di Bari, sono ben tre le candidate provenienti da questo alveo ad aver ottenuto la preferenza.
   All’area supportata da Franco Marini e Giuseppe Fioroni (quest’ultimo molto vicino all’attuale segretario Dario Franceschini) fanno riferimento gli aderenti al progetto «Quarta fase»: in primis l’on. Gero Grassi, con assessore comunale Michele Monno, il vice segretario regionale del Pd, Fabiano Amati, Ugo Patroni Griffi, il consigliere provinciale Piero De Paola e Domenico Vitto.
   Infine, la meno numerosa, la corrente che fa capo ad Enrico Letta con l’ on. Francesco Boccia e i consiglieri comunali Massimiliano Vitale e Gaetano Anaclerio, che però alle primarie di ottobre rappresentarono l’elemento sorpresa raggiungendo il 28% delle preferenze.
   Gli ex Democratici di sinistra del capoluogo hanno in Massimo D’Alema la loro pietra angolare. Al Lider Maximo sono vicini anche con Red, l’associazione di riferimento, l’europarlamentare Enzo Lavarra, l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, Franco Neglia, Enzo Augusto, l’assessore comunale Ludovico Abbaticchio, Antonio Bisceglie, l’assessore regionale Mario Loizzo e sino a ieri l’ex assessore regionale AlbertoTedesco, tornato nell’al - veo dei Socialisti autonomisti.
   Il deputato e segretario provinciale Dario Ginefra era il delfino dell’ormai ex leader nazionale Walter Veltroni, mentre non va dimenticata una sorta di sotto corrente, non ufficiale, ma molto cospicua legata al sindaco di Bari e segretario regionale del Pd, Michele Emiliano: i consiglieri regionali Giacomo Olivieri e Nicola Canonico, il consigliere comunale e membro dell’esecutivo regonale Pd, Cesare Veronico, gli assessori comunali Antonella Rinella, Susy Mazzei, Elio Sannicandro e Maria Maugeri, i presidenti delle ex municipalizzate Antonio Madaro (Amgas) e Vito Ferrara (Multiservizi).
   In ogni caso, correnti e divisioni, nel complesso sono superate da un clima di sufficiente compattezza: un esempio è dato dai consiglieri circoscrizionali e segretari di sezione ex Ds, quasi tutti raccolti nella stessa squadra.

GIOVANI DEMOCRISTIANI
«Siamo amici da più di trent’anni. L’ho conosciuto pochi mesi dopo la morte di Moro, ai tempi della segreteria Zaccagnini»
Grassi: si, Franceschini può rilanciare questo Pd
«La sfida è costruire un partito vero e non una marmellata»
di Stefano Boccardi
 
“Franceschini? Siamo coetanei e amici da più di trent’anni. L’ho conosciuto nel 1978, pochi mesi dopo la morte di Aldo Moro. In questo momento. Dario è l’uomo giusto per il Pd. Lui può ricomporre il puzzle”.
In Puglia, il deputato di Terlizzi, Gero Grassi, è sicuramente l’uomo più vicino al nuovo segretario, l’uomo che lo conosco meglio. Non a caso, martedì della settimana scorsa, poche ore dopo l’annuncio delle dimissioni di Walter Veltroni, fu lui, alla Gazzetta, ad annunciarne l’ascesa.
Onorovole Grassi, lei è stato uno dei primi a scommettere su Franceschini....
 


 

L’AMICO DARIO FRANCESCHINI
ELETTO SEGRETARIO NAZIONALE PD
 
La crisi del PD, che ha portato alle dimissioni di WALTER VELTRONI da Segretario Nazionale PD e all’elezione di DARIO FRANCESCHINI, nel corso dell’Assemblea del 21 febbraio 2009, impone alcune riflessioni.
Anzitutto la grande gioia per la elezione di DARIO, con il quale dal lontanissimo 1978, coerentemente e sempre dalla stessa parte politica, ho condotto un grande ed appassionato impegno politico in tutta Italia, poi il ricordo delle tante volte in cui DARIO è stato presente a Terlizzi, in momenti particolari della vita politica locale. Sempre a dimostrazione di un impegno fatto di cuore e passione...