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Appello al voto dell’on. Gero Grassi, Vice responsabile nazionale dell'Organizzazione PD.
 
“In politica bisogna crederci, bisogna essere in tanti, la partecipazione è un valore per se stessi e per gli altri. Domenica 25 ottobre dalle 7,00 alle 20,00 recatevi nei seggi allestiti dal Partito Democratico e votate per le Primarie. Scegliete voi il segretario che può traghettare il Partito verso il futuro, non delegate ad altri una scelta così importante”.
E’ chiaro il messaggio che l’on. Gero Grassi, Vice responsabile nazionale dell'Organizzazione PD, affida a questa nota. Partecipare e decidere in prima persona. Non rinunciare al proprio di diritto di voto, di scelta.
“Non è esaltante per nessuno essere semplicemente spettatori di uno spettacolo deciso ed interpretato da altri. E’ emozionante vivere da “attori” e da “protagonisti” per poter raccontare un giorno ai propri figli, io c’ero e ho deciso.”....

 Il Partito lo ha indicato come “Supervisore” a Napoli e provincia.
L’onorevole pugliese PD Gero Grassi, Vice responsabile nazionale dell'Organizzazione PD, vivrà le “Primarie” in territorio campano.
La Commissione Nazionale per il Congresso, presieduta dall'on. Maurizio Migliavacca, lo ha indicato come “Supervisore” a Napoli e provincia al fine di favorire il percorso delle primarie.
Non voterà dunque nel suo comune di origine Terlizzi (Bari), ma a Castellamare di Stabia, città nella quale venne barbaramente ucciso il consigliere comunale PD Luigi Tommasino, già segretario cittadino della Margherita. Voterà in una città dove maggiore deve essere l'attenzione dello Stato per consentire che la legalità prevalga sempre.
 “Ho accettato con entusiasmo di vivere le Primarie in Campania, certo che tutto si svolgerà nella piena legalità, nel rispetto delle persone e della diversità di idee, che da sempre considero fonte di arricchimento sociale, culturale e politico.”
 

“Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”
 
La Camera, premesso che:
il comma 22, lettera h bis), dell’emendamento 1.1000 del Governo prevede il prolungamento fino a centottanta giorni, rispetto agli attuali sessanta, di detenzione nei centri di identificazione ed espulsione (CIE) per lo straniero entrato irregolarmente in Italia;
la permanenza per un periodo così lungo in questi centri non può essere in alcun modo accettata in quanto lesiva di tutti i più elementari diritti della persona;
molte organizzazioni umanitarie associazioni, enti locali denunciano le pessime condizioni di vita nei CEI, il non rispetto dei diritti umani e l’assoluta incapacità di garantire standard minimi di accoglienza,
impegna il Governo ad una informativa completa sulle condizioni di vita all’interno dei CIE.