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Lo afferma in una nota il parlamentare pugliese on. Gero Grassi
Può apparire strumentale dirlo oggi, ma io l'ho sempre sostenuto....e non da solo. Quindi lo affermo a prescindere da vicende particolari. Etica in politica è anche ricoprire un solo incarico e candidarsi al secondo dopo aver compiuto interamente il dovere derivante dalla elezione nel primo. Sindaci-Parlamentari, Sindaci-Presidenti di Provincia, Sindaci-Segretari Regionali. Grandissimo errore per il rispetto dovuto ai cittadini e per il limitato tempo a disposizione che ognuno può e deve mettere nell'espletamento del proprio mandato.
Il Consiglio regionale Puglia ha discusso, rinviando al 19 gennaio, la opportunità di consentire ai Sindaci di candidarsi alle regionali senza doversi dimettere. Spero che il Consiglio non cambi la legge elettorale nell'interesse dei cittadini che hanno il diritto di essere amministrati a tempo pieno. Mi adopererò, sopratutto, che sia approvata una legge che sancisca definitivamente la ineleggibilità, a qualsiasi incarico istituzionale, di chi già ne ricopre uno.
Avvicinare alla politica ed alle Istituzioni i cittadini è dovere della classe politica che approvando leggi di questo tipo sancisce solo gli interessi di alcuni rappresentanti.

di Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali della Camera

Le elezioni regionali del 2010 non possono e non devono risolversi in un referendum pro o anti Vendola. Sarebbe riduttivo rispetto ai problemi dei cittadini pugliesi, sarebbe effimero per chi intende la politica come soluzione dei problemi, svilirebbe l'animus sia dei sostenitori che di quanti ritengono che Nichy Vendola debba fare un passo indietro.
Io penso che la classe politica sia molto orientata verso veti, preclusioni ed alchimie e poco propensa a comprendere le ragioni che dovrebbero indurre quanti condividono un percorso programmatico a stare insieme. Il Laboratorio è bello se include e se supera la contingenza. Siamo tutti convinti che con l'UDC si debba aprire un dialogo, siamo d'accordo nel ritenere che l'Italia dei Valori possa e debba stare con noi, ma siamo tutti convinti che senza il Presidente Vendola facciamo soltanto una sostituzione algebrica di forze elettorali ed offriamo una ipotesi di governo riduttiva. Noi abbiamo il dovere di aggiungere valori e persone. Ritengo che l'UDC, per la sua storia, per i suoi valori e per la sua capacità di lungimiranza politica, debba essere flessibile nel considerare le ragioni di una coalizione uscente che ha ben governato la Puglia. Ritengo, però, che il Presidente Vendola debba farsi carico di comprendere che la coalizione a formarsi per le regionali prossime sia diversa da quella che lo suffragò nel 2005. Ed allora? Niente veti, niente arroccamenti, nè ritorsioni, nè minacce giornalistiche da parte di nessuno, nè autocandidature....