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Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare del Partito Democratico
 
Nel PD non esiste una questione cattolica.
I cattolici all’interno del Partito Democratico ci sono e sanno avanzare le loro proposte attraverso la mediazione, non l’imposizione.
I cattolici da sempre sono laici in politica ed antepongono le ragioni della persona a quelle dello Stato.
Nel PD i cattolici sono presenti ovunque, ma attenzione, un PD che vuole attrarre i cattolici deve interloquire con le diverse componenti sociali dove i cattolici sono presenti. Penso per esempio alla CISL, Coldiretti, al mondo dell’Artigianato.....

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.

La prima seduta della nona legislatura del Consiglio Regionale pugliese, ha conquistato ampio spazio nelle pagine di cronaca locale, non soltanto per l’importante cerimonia di insediamento dei 70 consiglieri, la nomina del Presidente del Consiglio ed il Giuramento del Presidente della Regione, ma anche e soprattutto per la protesta, in via Capruzzi, organizzata da alcuni cittadini che vivono il dramma della disoccupazione.
Perché l’insediamento del Consiglio Regionale pugliese sia pregno di valore, è auspicabile che si faccia carico delle esigenze manifestate dai cittadini, che in modo civile e democratico hanno protestato, per evidenziare la precarietà sociale in cui vivono, a causa della mancanza del lavoro.
 

Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare pugliese PD
 
Il gruppo PD della Regione Puglia ha presentato, questa mattina, una proposta di legge per ridurre il numero dei consiglieri da 70 a 50, dando un chiaro segnale di riduzione dei costi della politica.
La proposta è da prendere in seria considerazione, in un momento di crisi che rende necessari i tagli alla spesa pubblica, i cui costi ricadono sui cittadini tutti.
Ritengo, che accanto alla riduzione dei consiglieri, si debba affiancare la riduzione del numero degli assessori e l’eliminazione dei Consulenti esterni che costano tantissimo e mortificano il personale interno della Regione, che va invece valorizzato per competenza.
Il dispendio di danaro a consulenze esterne, né permette di investire nei giovani in attesa di occupazione, attraverso regolari concorsi....

Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare pugliese PD
 
La “stangata” che sta per arrivare non è certo la proiezione del film del 1973 che si guadagnò ben 7 Premi Oscar. Il Federalismo tanto auspicato, sarà per le Regioni del Mezzogiorno d’Italia portatore di austerità. E la manovra finanziaria alle porte, inizia ad aprire il sipario su un futuro tutt’altro che roseo.
Se il Presidente della Regione Lombardia, per antonomasia la regione più ricca d’Italia, afferma che la manovra non è sostenibile, perché i tagli metterebbero a rischio tutte le politiche attive: politiche sociali, per le imprese, ambientali e per l’istruzione, immaginate cosa potrebbe verificarsi nelle regioni meridionali, per antonomasia le più povere di infrastrutture, comunicazioni, servizi, lavoro....

Nota dell’on. Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
I giornalisti non sono “riserve” da tenere in panchina e da includere nel gioco al momento del bisogno. Lo affermo da politico, abituato ad informarmi ed informare attraverso i media. Lo ribadisco da giornalista pubblicista, impegnato nel mio piccolo, a far crescere il mondo della comunicazione in Italia.
Non condivido la decisione di tenere fuori dalla Sala Consiliare i giornalisti, in occasione dell’attesissima prima seduta del Consiglio Regionale.
Giustamente hanno protestato Assostampa Puglia  e Ordine dei Giornalisti. Essere relegati in una saletta TV, con proiezione della seduta Consiliare, non produce la stessa emozione e lo stesso impatto della partecipazione dal vivo.....

Non è chiudendo l’uscio di casa che si conserva la propria ricchezza.
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
Il segretario del PD Pierluigi Bersani, bene fa a sollevare la discussione sui rapporti commerciali con la Cina.
Qualcuno immagina che tenendo le porte chiuse, le sue roccaforti resteranno al sicuro. Accade invece, esattamente il contrario. La chiusura del Governo di Centrodestra nei confronti della politica commerciale, ha consentito alla Cina una sua immissione nel mercato italiano, svincolata da  programmazione, a discapito dello stesso mercato italiano, che si trova a dover competere con merci e manufatti che non rispondono pienamente alle direttive nazionali.
La Cina resta un paese che ha tanta strada da fare per attuare la piena democrazia e la tutela dei diritti umani, ma gli va riconosciuto che è stata capace di rimboccarsi le maniche, conquistando spazi e visibilità sempre maggiori nel mondo.