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Nota dell’on. Gero Grassi- Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Il Patto di stabilità ed il Piano di rientro della Puglia si gioca tutto sulla sanità. E’ è così da anni.
Nel 2002 l’allora Presidente della Regione Raffaele Fitto, per contenere la spesa sanitaria introdusse per gli Ospedali la divisione tra Polo medico e Polo chirurgico, generando una protesta collettiva senza eguali.
Oggi il Presidente Vendola ricorre alla chirurgia. Taglia 18 Presidi Ospedalieri e Unità Operative doppioni.
La gente non ne ha ancora percezione, ma le cicatrici procurate da questi tagli, a breve, saranno visibili.
Noi vogliamo che i cittadini lo sappiano per tempo, per poter comprendere e trovare soluzioni idonee.
 

Nota dell’on. Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti afferma che la manovra finanziaria che si appresta a varare il Governo non mette le mani nelle tasche degli italiani.
La domanda nasce spontanea: i cittadini in futuro pagheranno più o meno tasse?
Pare il gioco delle tre carte, dove il più furbo vince.
Noi non vogliamo che si giochi sulla pelle dei cittadini e non ci stancheremo mai di evidenziare i difetti di una manovra economica che è paragonabile ad una rete da pesca a maglie strette: cattura i “più piccoli”, tenendo fuori i più grandi.
Quella stessa rete che l’Unione Europea in questi giorni ha vietato.
 
 

Nota dell’on. Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La Conferenza Stato-Regioni non ha avuto l’esito sperato. Ha registrato un atteggiamento di chiusura da parte del Ministro dell’Economia Tremonti.
Per descrivere le modalità con le quali vengono imposti i tagli alle Regioni, prendiamo in prestito il titolo di una celebre commedia di Pirandello: “Così è, se vi pare”.
Il Presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, ha affermato che l’incontro ha avuto un esito molto negativo e che la manovra è squilibrata a sfavore degli enti locali e delle regioni, con grave danno dei cittadini.
Chi si ostina a non ridurre i tagli di una manovra economica sproporzionata, se ne assuma anche la responsabilità ed i costi. Tra questi va certamente inclusa la posizione assunta  dai Presidenti delle Regioni d’Italia, che coscienti di non poter più offrire servizi ai cittadini, preferiscono restituire le deleghe.