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Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Quando ci sono sacrifici da fare un buon padre di famiglia tutela i figli più deboli.
Mettere i conti a posto è una necessità, ma questo non può coincidere con tagli pesanti da infliggere sui servizi di sostegno alle persone con disabilità.
Il Governo di Centrodestra ha il dovere di dare una risposta chiara ai malati di SLA, che chiedono la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e l'aggiornamento del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili. Ha altresì la responsabilità di escludere dai tagli che riguardano la sanità, tutte quelle persone che vivono  situazioni di profondo disagio, causato da disabilità.
La persona deve essere sempre al centro dell’azione politica. Non si può fare aritmetica a tavolino, prescindendo dalle necessità dei cittadini più bisognosi.
Gli sprechi vanno evitati, ma il conto non può essere pagato da chi già paga, penalizzato da una condizione di oggettiva debolezza.

Nota dell’on. Gero Grassi: Vicepresidente Commissione Affari Sciali Camera dei Deputati
Entro la metà di luglio dovrà esser pronto il Piano sanitario pugliese, finalizzato ad un risparmio annuo di 100 milioni di euro, per i prossimi tre anni. 
Non vi è alternativa. Rinviare i problemi, come spesso accade, serve solo a peggiorarli.
Può apparire una considerazione dura e spietata, ma così non è. Volendo usare un parallelismo medico, il chirurgo se vede un arto in cancrena, preferisce amputarlo e salvare la vita al paziente.Bene, la sanità pugliese è il paziente e la classe politica che oggi la amministra è il medico, che ha la responsabilità di trovare la cura più idonea. La ricetta prescritta prevede un taglio di circa mille posti letto, quanto ai tiket sono allo studio possibili variazioni, se solo si renderà necessario. Non esistono cure indolore e non esistono terapie prive di costi. Esiste certamente la possibilità di intervenire per tempo ed evitare che la malattia peggiori, richiedendo terapie più dolorose.