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Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
I dirigenti medici, sanitari, tecnici ed amministrativi della sanità pugliese chiedono chiarezza oltre che stabilizzazione. Non ritengono giusta la proposta di legge regionale, orientata a ‘rifare i concorsi’, già sostenuti e vinti in passato.
Si parla tanto di diritti dei lavoratori in questi giorni. Pur discutendo di ‘ritocchi’ all’art.18, si sta facendo tutto il possibile per tutelare chi un lavoro ce l’ha  e chi lo cerca.
La Regione Puglia, in controtendenza a tutto ciò, nell’ambito di un Piano di Riordino Sanitario ingarbugliato e difficile, ha licenziato medici vincitori di concorso, li ha riassunti a tempo determinato ed oggi ventila l’ipotesi di indire nuovi concorsi.
In tutta questa vicenda non c’è riordino, non c’è chiarezza e tantomeno stabilizzazione...
 

 

 

«Pure il volontariato al tavolo del lavoro» 
Le Acli rilanciano sul molo centrale del Terzo settore
 
Felice Salvati
• BARI. «Le Acli spingono il governo a costruire una economia civile, con al centro il lavoro, in un welfare universalistico insieme a una riforma morale della politica, prima ancora che istituzionale». Lo ha chiesto ieri a Bari il presidente nazionale, Andrea Olive-
ro, a conclusione del 13° congresso regionale dell’Associazione- cristiana lavoratori italiani (Acli).
Oliviero ha ripreso l’appello lanciato dal presidente regionale uscente, Gianluca Budano teso al coinvolgimento di Acli e Terzo Settore in una nuova concertazione che come ha spiegato il presidente nazionale- «nasce dalla consapevolezza di essere un soggetto innovativo, riformista e capace di aiutare politica e società a trovare una sintesi alta, volta al bene-comune». Olivero, nell’anticipare i temi del prossimo congresso nazionale di maggio, ha affermato che le Acli vogliono rendere visibile l’iniziativa di tanti cittadini pronti a rifondare l’economia assumendo responsabilità rispetto al mondo economico.
«Con Monti, sospeso tra governo Berlusconi e prossimo esecutivo, vogliamo creare nuove cui- tare politiche in un quadro che non sia soltanto di opportunismi, ma di possibilità concrete di governare la situazione attuale». In somma - ha chiesto Olivero a governo Monti e parlamento — «l’avvio di una fase riformista nella prospettiva di un progetto di cambiamento attraverso una sfida alla quale il cattolicesimo sociale e democratico, capace di aggregare e costruire, mostra d’esser pronto».
Circa la riforma, messa a punto dal governo sul mercato del lavoro, Olivero esprime «un giudizio nell’insieme positivo, perché - ha sottolineato - si torna a parlare di contratto a tempo indeterminato per. tutti i lavoratori, dopo anni in cui vi veniva detto che questa formula dovevamo scordarcela. Inoltre - ha aggiunto – si cominciano a dare protezioni uguali a tutti i lavoratori, senza distinguere la tipologia contrattuale: una cosa fondamentale che elimina le situazioni di dualità di questi anni».
Non dimentichiamoci però - ha poi concluso Olivero - che Confindustria. continua a chiedere flessibilità in uscita in un Paese nel quale i S5enni non hanno alcuna possibilità di éssere riassunti. Significherebbe condannarli ad una situazione dl povertà assolutamente inammissibile»
La giornata congressuale regionale si era aperta con la relazione del presidente regionale uscente, Gianluca Budano, che, dopo aver lanciato la sfida poi ripresa dal presidente nazionale Olivero, ha
annunciato l’istituzione, ormai imminente e rivolta ai cittadini pugliesi, di una cassa sanitaria integrativa che - complementare al sistema sanitario pubblico - sia in grado di dare un bollino di qualità al fine di orientare i cittadini rispetto al servizi offerti. Un sistema . che favorisca alcune prestazioni, coperte attraverso strumenti mutualistici, generando dosi in Puglia un nuovo sistema di welfare socio-sanitario misto che metta in rilievo un ruolo attivo da parte delle Acli». -
Circa il nuovo mercato del lavoro Budano ha ribadito la necessità della riforma Monti con la
richiesta di un processo di manutenzione dell’ari. 18 che - a suo parere- non voglia dire necessariamente azzerare un istituto che, al di là della esigua platea a cui si rivolge (il 5% della popolazione occupata nelle imprese) ha generato un deterrente rispetto a comportamenti scorretti o vessatori».
Circa la formazione professionale ed in particolare circa le sorti dei lavoratori Enaip, Budano ha annunciato per i prossimi giorni una iniziativa che consentirà di salvare l’ente e tutti i lavoratori che vi operano e che aspettano ormai mensilità arretrate anche di 24 mesi.
Piuttosto folto il parterre di Osservatori politici e sindacali alla relazione del presidente regionale uscente. Sul palco si sono avvicendati, per i saluti e l’apprezza- mento al lavoro svolto, il presidente della Provincia di Bari, Schittulli, i segretari regionali di Cisl e Uil Colecchia e Minervini,il segretario di Confartigianato, Longo, il presidente di. Confcoperative Puglia, Visicchio, il presidente Arci Puglia, Cobianchi il presidente pugliese dell’Anci, Perrone,Il. segretario regionale dell’Udc, Sanza, il Vice coordinatore regionale del. Pdl Distaso, il capogruppo di Sel alla Regione, Losappio ed i parlamentari Procacci (Pd), Sisto (Pdl) e Grassi (Pd).
In serata il congresso ha eletto il nuovo consiglio regionale che è composto da 23 rappresentanti. 11 consigliere più suffragato è risultato il presidente uscente Budano che dovrebbe essere riconfermato
nel corso della prima riunione, alla presidenza regionale.


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Alle elezioni regionali mancano anni, ma a giudicare dallo spazio che l’argomento occupa sulle colonne dei giornali, sembra che le elezioni si terranno il prossimo mese.
Cominciare a discutere per tempo di programmi è senza dubbio positivo. Limitarsi a citare nomi affiancati da fotografie, propone semplicemente ‘immaginette votive’.
Ai cittadini non vengono date notizie, illustrati programmi, proposte idee, su come la politica  intende lavorare per far decollare lo sviluppo in Puglia.
Ai cittadini vengono proposte pagine da vedere, più che da leggere, con l’immagine di questo o quel candidato, la cui popolarità sale o scende a seconda delle vicende politico/giudiziarie che lo riguardano. La colpa non è della stampa, ma della politica. Proseguire su questa strada fino al 2014 o forse più, può servire a fare del gossip, ma non costruisce alleanze solide, su cui edificare il futuro della nostra regione...

La Camera dei Deputati
 Premesso che:
 l’articolo 1 del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1 abroga, fra le altre, al comma 1 lettera b), le norme che “limitano o condizionano l’offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo nello spazio o nelle modalità”, e al comma 2 richiama, insieme con altri, il riferimento alla dignità umana quale parametro per la piena estensione della iniziativa economica privata;
le disposizioni richiamate fanno eco all’articolo 41 della Costituzione, per il quale l’iniziativa economica privata non può svolgersi in modo da recare danno alla dignità dell’uomo...