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di Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera Deputati
 
Caro Ministro,
le scrivo in merito all'increscioso episodio di violenza verificatosi nel Pronto Soccorso dell'Ospedale di Foggia, dove operatori sanitari, che lavorano con grande professionalità, sono stati aggrediti e malmenati da cittadini poco rispettosi e violenti.
Il primario Vito Procacci ha un mese di prognosi ed è ricoverato in neurochirurgia. Condanna unanime alla violenza a questo episodio, come agli atri verificatisi in presidi ospedalieri di Bari.
Io e lei, però, sappiamo che non basta.
Non le invio una interrogazione urgente sull'episodio.
Io e lei, signor Ministro, sappiamo che le interrogazioni servono più agli interroganti che a risolvere i problemi del Paese. Qualche volta servono anche ai Ministri, quando sono fatte da parlamentari compiacenti. Non aspetto di incontrarla nella Commissione Affari Sociali della Camera, dove svolgo il mio ruolo di Vicepresidente, tentando sempre di tenere alta l'attenzione sul diritto alla salute di ogni cittadino. Le scrivo pubblicamente ed immediatamente per sottoporle alcune valutazioni... 
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
E’ da poco trascorso il periodo delle ferie. Non tutte le famiglie sono andate in vacanza. I costi e la mancanza di lavoro, hanno lasciato a casa migliaia di italiani.
L’autunno non si preannuncia facile. Le retribuzioni di luglio, secondo i dati diffusi dall’Istat, sono ferme, mentre i prezzi aumentano in maniera vertiginosa. Il potere di acquisto delle famiglie dal 2008 ad oggi, registra una caduta di oltre -11,8%.
Particolarmente colpite sono le famiglie a reddito fisso. I prezzi aumentano ma gli stipendi restano fermi.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori calcola che le ricadute per una famiglia media (di 2,5 componenti) monoreddito, nel caso di un reddito di 1.500 euro al mese, registrano una diminuzione del potere di acquisto pari a 324 euro l’anno. Nel caso di reddito di 2.000 euro al mese, la diminuzione del potere di acquisto è pari a 432 euro l’anno. Tale perdita, calcola l’istat, equivale a circa un mese di spesa alimentare di una famiglia.
La contrazione dei consumi non può che avere effetti negativi sull’occupazione...