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Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
Ottimo incontro del Gruppo Camera PD con il segretario Matteo Renzi.
Prevale senso di responsabilità verso le Istituzioni, consapevolezza del ruolo del PD nel fare le riforme ed il coraggio della politica del fare.
La legislatura in corso ed il Governo Letta hanno un senso se il PD è il motore delle riforme: legge elettorale, abolizione del bicameralismo perfetto, trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie e modifica del titolo quinto della Costituzione.
Alla politica conclamata si antepone quella dell'operare.
Senza ambiguità e senza inciuci ma nella convinzione che chi ha filo da tessere, può e deve farlo. Altrimenti è giusto che passi la mano.
Il Paese non può attendere nè le riforme, nè i provvedimenti che diano occupazione, sviluppo e ripresa economica.
 

FOIBE   E a piombo Mi vedrai cadere Come uno sputo d'uomo Dalle labbra del Male Nell'ombra d'una fossa Sopra una poltiglia d'ossa Senza più forma Senza avere un nome Ma sarò eternamente vivo Se vorrai nel ricordo Conservarmi Ché non avvenga più avanti...



L´articolo 9 del decreto "Destinazione Italia" introduce un credito d´imposta per l´acquisto di libri, stanziando a questo fine 50 milioni. Intento lodevole, ma attuazione impossibile a causa dell´esiguità di risorse. I contribuenti Irpef italiani potenzialmente beneficiari dello sconto fiscale (al 19 per cento) sono 29 milioni. Quindi lo sconto fiscale massimo, se tutti ne volessero usufruire, sarebbe pari a 50 diviso 29 milioni: 1,27 euro. Impossibile, allora, gestire le potenziali perdite di gettito, contenendole all´interno dello stanziamento previsto. 
Dopo un´ampia discussione, il gruppo PD della Commissione Finanze della Camera, ha perciò deciso di proporre un emendamento, accolto dal Governo e approvato senza alcun voto contrario dall´intera Commissione, che modifica la misura da credito d´imposta a "buono sconto" destinato all´acquisto di libri di lettura (anche in formato digitale) presso librerie per gli studenti degli istituti secondari di secondo grado...


Più diritti ai detenuti ma soprattutto misure per sfoltire le carceri: come l’ampliamento dell’affidamento in prova o uno “sconto di pena” ulteriore - boss esclusi -  ai più meritevoli. E’ quanto prevede il decreto-legge licenziato dalla Camera, in risposta all’Europa dopo la sentenza “Torreggiani” che ha condannato l’Italia. Tra le norme, spiccano il reato autonomo di piccolo spaccio e incentivi all’uso dei braccialetti elettronici e all’espulsione degli stranieri in galera.
 
Ecco, in sintesi, le principali novità
 
Braccialetti elettronici. Gli strumenti elettronici di controllo saranno la regola, non più l’eccezione. Oggi, nel disporre i domiciliari, il giudice li prescrive solo se necessari; da domani dovrà prescriverli in ogni caso, a meno che (valutato il caso concreto) non ne escluda la necessità. Si rovescia cioè l’onere motivazionale, con l’obiettivo di assicurare un controllo più costante e capillare senza ulteriore aggravio per le forze di polizia.
Piccolo spaccio. “L’attenuante di lieve entità” nel delitto di detenzione e cessione illecita di stupefacenti diventa reato autonomo...


Il 2013 va in archivio con una crescita importante delle domande di disoccupazione: secondo i conteggi dell'Inps sono salite del 33,8% nell'arco dei dodici mesi. E' bene ricordare che a ciò contribuisce, oltre alla evidente situazione di difficoltà economica del Paese, anche il cambio della normativa di riferimento che ha ampliato la platea di riferimento. I dati arrivano mentre l'Istuto si trova in acque economicamente complicate, come ha mostrato un'inchiesta di Repubblica.it che ha dato conto del bilancio previsionale 2014, dal quale emerge un passivo patrimoniale di 4,5 miliardi al netto dei provvedimenti straordinari della Legge di Stabilità.
Va appunto sottolineato che da gennaio 2013 è cambiata la normativa e ora le voci della "disoccupazione" coprono una fetta più ampia di casi di licenziamento. Da gennaio 2013 sono entrate infatti in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI. Per queste novità, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI...