AReS, ARPA e ARTI devono dar vita ad un’unica Agenzia

AReS, ARPA e ARTI devono dar vita ad un’unica Agenzia


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Ippocrate nel IV secolo A.C., per primo, basa la pratica medica sullo studio del corpo umano. Ritiene che ogni malattia ha una spiegazione razionale. Riconosce l’importanza dell’ambiente sulla comparsa e sull’evoluzione delle malattie. Studia i sintomi di alcune affezioni, come la polmonite, e sostiene che uno stile di vita sano ed una buona alimentazione, possono dare risultati straordinari. Dimostra, quindi, che lo studio della medicina coinvolge anche quello dell’ambiente ed immagina azioni di controllo su di esso. Comprende, infine, che è necessaria una sorta di progettazione e prevenzione, per evitare l’insorgere di patologie.
Questi gli elementi embrionali che hanno dato vita agli studi epidemiologici, con cui oggi determiniamo l’eziologia di una malattia, programmiamo piani di controllo e di monitoraggio che coinvolgono l’ambiente, valutiamo gli effetti economici legati alla malattia e da altro ancora. In Puglia abbiamo tre Agenzie per la salute, che hanno il compito di studiare le modalità migliori per rispondere al bisogno di salute dei cittadini. Le tre Agenzie che si occupano di prevenzione, controllo e programmazione sono: l’AReS (Agenzia regionale sanitaria) l’ARPA (Agenzia per la prevenzione e protezione dell’ambiente) l’ARTI (Agenzia per la tecnologia e l’innovazione)….


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Ippocrate nel IV secolo A.C., per primo, basa la pratica medica sullo studio del corpo umano. Ritiene che ogni malattia ha una spiegazione razionale. Riconosce l’importanza dell’ambiente sulla comparsa e sull’evoluzione delle malattie. Studia i sintomi di alcune affezioni, come la polmonite, e sostiene che uno stile di vita sano ed una buona alimentazione, possono dare risultati straordinari. Dimostra, quindi, che lo studio della medicina coinvolge anche quello dell’ambiente ed immagina azioni di controllo su di esso. Comprende, infine, che è necessaria una sorta di progettazione e prevenzione, per evitare l’insorgere di patologie.
Questi gli elementi embrionali che hanno dato vita agli studi epidemiologici, con cui oggi determiniamo l’eziologia di una malattia, programmiamo piani di controllo e di monitoraggio che coinvolgono l’ambiente, valutiamo gli effetti economici legati alla malattia e da altro ancora. In Puglia abbiamo tre Agenzie per la salute, che hanno il compito di studiare le modalità migliori per rispondere al bisogno di salute dei cittadini. Le tre Agenzie che si occupano di prevenzione, controllo e programmazione sono: l’AReS (Agenzia regionale sanitaria) l’ARPA (Agenzia per la prevenzione e protezione dell’ambiente) l’ARTI (Agenzia per la tecnologia e l’innovazione).
Lo scorso anno, insieme, hanno siglato un accordo di collaborazione denominato ‘La Salute delle politiche regionali per la gestione integrata di processi di innovazione e sviluppo in Puglia’, portando avanti un modello di condivisione di obiettivi, risorse, competenze e puntando ad incrementare le capacità di supportare gli interventi di pianificazione e di programmazione regionale, orientandoli verso una piena sostenibilità.
L’accordo è un primo passo verso la fusione che porterebbe ad un duplice risultato: riduzione della spesa e maggiore efficienza ed efficacia.
Coordinare tre agenzie è senza dubbio complesso ed immagino anche dispendioso. Unificarle in un solo Ente significa per la Regione Puglia: risparmio di spesa ed eccellenza, grazie all’arricchimento di professionalità e competenze che vanno a sommarsi.
L’attuale accordo fra le tre agenzie ha tra gli obiettivi principali: un censimento delle iniziative in corso nel campo della ricerca sanitaria, la tutela dell’ambiente, dello sviluppo, dell’innovazione, per costruire una cabina di regia.
Se alla collaborazione tra parti che abitano case diverse, diamo, invece, una casa comune, ridurremo le spese, i tempi di attesa e daremo una accelerazione alla risoluzione di tutti i problemi.
Bene fanno le tre Agenzie, oggi, a collaborare per pianificare la costituzione di un network tra impresa, università, centri di ricerca; promuovere studi e ricerche; realizzare progetti comuni per migliorare la cultura tecnico organizzativa nei settori clinico, tecnico ed economico; promuovere la salute in tutte le politiche, con particolare riguardo al coinvolgimento dei gruppi sociali vulnerabili; realizzare azioni di sistema che facilitino la prevenzione; sviluppare attività finalizzate alla valutazione dello stato di salute della popolazione; porre in essere programmi di lavoro sulla promozione della cultura ambientale.    
L’obiettivo deve essere quello di semplificare, tagliare costi e passaggi burocratici. L’obiettivo deve essere mettere insieme le forze, per dare ai cittadini efficienza, eccellenza, maggiori garanzie possibili.
La proposta non è frutto di una logica ragionieristica, che non mi appartiene. E’ dettata, invece, dalla presa di coscienza che in altre regioni d’Italia si sta percorrendo questa strada, con ottimi risultati.
Nella vita si deve sempre guardare avanti e ci si deve aprire ai modelli positivi che altri pongono sul nostro cammino.
Le risorse umane ed economiche vanno unite, non separate. Soltanto così vinceremo la crisi, senza privarci di servizi ed efficienza.
Ogni periodo storico presenta aspetti positivi e negativi. Bisogna lavorare con intelligenza affinchè quelli positivi superino di gran lunga quelli negativi.
Sono certo che in una logica di accorpamento le tre Agenzie pugliesi: AReS, ARPA e ARTI possono dar vita ad un’unica Agenzia completa ed efficiente, facilitando anche il rapporto con il cittadino che avrebbe un unico interlocutore.
In sanità non si possono commettere errori, da essa dipende la salute dei cittadini. E’ opportuno, tuttavia, lavorare affinchè il Sistema funzioni a lungo e non vada incontro ad un collasso, che provocherebbe un’interruzione di servizio per tutti.
Agire con intelligenza ed oculatezza è un’esigenza dei tempi. E’ un dovere morale che coinvolge tutti.