Ancora infortuni sul lavoro. Servono: una normativa rigorosa e controlli serrati.

Ancora infortuni sul lavoro. Servono: una normativa rigorosa e controlli serrati.

Ancora infortuni sul lavoro. Servono: una normativa rigorosa e controlli serrati. Buona iniziativa CISL.
 
Nota dell’on. Gero Grassi- Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
Quanti altri morti ancora dovremo piangere per deciderci a produrre una normativa rigorosa, perché sicurezza e prevenzione siano alla base del lavoro? Se può servire come deterrente si pensi a sanzioni nuove e più incisive, per tutelare i lavoratori.
Sono troppi gli infortuni sul lavoro che finiscono in tragedia. La Puglia non fa eccezione. Non si può piangere sull’accaduto per qualche giorno e poi far finta che non sia successo nulla.
L’articolo 4 della Costituzione Italiana recita : “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto….

Ancora infortuni sul lavoro. Servono: una normativa rigorosa e controlli serrati. Buona iniziativa CISL.
 
Nota dell’on. Gero Grassi- Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
Quanti altri morti ancora dovremo piangere per deciderci a produrre una normativa rigorosa, perché sicurezza e prevenzione siano alla base del lavoro? Se può servire come deterrente si pensi a sanzioni nuove e più incisive, per tutelare i lavoratori.
Sono troppi gli infortuni sul lavoro che finiscono in tragedia. La Puglia non fa eccezione. Non si può piangere sull’accaduto per qualche giorno e poi far finta che non sia successo nulla.
L’articolo 4 della Costituzione Italiana recita : “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Questo diritto/dovere non richiede, tuttavia, di mettere a repentaglio la propria vita a causa di condizioni di sicurezza precarie ed in taluni casi inesistenti.
Troppo spesso la mancanza di lavoro fa accettare condizioni assurde, che diventano letali quando il campo d’azione non è un ufficio o una bancarella, ma un cantiere, uno stabilimento o una catena di montaggio.
Altri morti sul lavoro in Puglia. Altre famiglie sconvolte dal dolore e dalla disperazioni. Altri figli che cresceranno senza la guida di un padre e senza un reddito per proseguire gli studi.
Bene fa la Cisl Puglia ad invitare la Regione a dare il proprio contributo all’interno delle prerogative che interessano sviluppo e salute. In virtù di queste tematiche la CISL sta lavorando ad una proposta di legge che verrà presentata il prossimo 16 novembre.
La cultura della prevenzione deve essere inculcata con i tutti mezzi a disposizione, effettuando controlli serrati, promuovendo corsi sulla sicurezza.
Quando il lavoro manca, chi ha bisogno accetta qualunque condizione, consapevole del rischio che corre. L’alternativa è non provvedere in nessun modo alle necessità della famiglia.
Sono questi i problemi reali del Paese Italia, sono queste le necessità quotidiane con cui si misurano i cittadini. Su queste tematiche dovrebbe lavorare l’attuale Governo ed invece si affanna a mettere in agenda provvedimenti e leggi che non daranno assolutamente nulla ai cittadini.