All’Italia non serve il “sogno di una notte di mezza estate”

All’Italia non serve il “sogno di una notte di mezza estate”

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Ridurre le problematiche di natura politica interne al Centrosinistra ad un fatto generazionale è quanto meno riduttivo.
Quando il Sindaco di Firenze Matteo Renzi afferma che “la classe dirigente del PD è da rottamare” facendo un chiaro riferimento alla necessità di un avvicendamento generazionale, dice solo parte della verità e non è credibile perché generalizza ed al tempo stesso promuove se stesso, in quanto giovane.
A me hanno insegnato che il bene non sta mai tutto da una parte, altrettanto dicasi per il male.
In politica, così come nella vita, esperienza e gioventù dovrebbero completarsi e non annullarsi l’un l’altra. Un padre non sarebbe tale senza i suoi figli. Questi non crescerebbero con sani principi se non avessero la guida paterna. Ebbene, che cosa significa rottamare il vecchio per far spazio al nuovo? Spero sia soltanto un’immagine forte con cui chiedere l’avvicendamento generazionale, che io per primo auspico, ma con la gradualità e l’intelligenza necessarie.
Renzi spezza una lancia a favore di Nichi Vendola, intravedendo nella sua azione politica il rinnovamento. Tutto ciò è positivo, ma il rinnovamento di cui ha necessità la politica italiana, non può ridursi ad un nome a ad un progetto isolato.  
 

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Ridurre le problematiche di natura politica interne al Centrosinistra ad un fatto generazionale è quanto meno riduttivo.
Quando il Sindaco di Firenze Matteo Renzi afferma che “la classe dirigente del PD è da rottamare” facendo un chiaro riferimento alla necessità di un avvicendamento generazionale, dice solo parte della verità e non è credibile perché generalizza ed al tempo stesso promuove se stesso, in quanto giovane.
A me hanno insegnato che il bene non sta mai tutto da una parte, altrettanto dicasi per il male.
In politica, così come nella vita, esperienza e gioventù dovrebbero completarsi e non annullarsi l’un l’altra. Un padre non sarebbe tale senza i suoi figli. Questi non crescerebbero con sani principi se non avessero la guida paterna. Ebbene, che cosa significa rottamare il vecchio per far spazio al nuovo? Spero sia soltanto un’immagine forte con cui chiedere l’avvicendamento generazionale, che io per primo auspico, ma con la gradualità e l’intelligenza necessarie.
Renzi spezza una lancia a favore di Nichi Vendola, intravedendo nella sua azione politica il rinnovamento. Tutto ciò è positivo, ma il rinnovamento di cui ha necessità la politica italiana, non può ridursi ad un nome a ad un progetto isolato.  
Il rinnovamento non può essere rappresentato semplicemente da un’idea o da una persona, se si ha l’ambizione di cambiare il Paese, di far crescere l’Italia, di ritagliare per la  Nazione lo spazio che merita nel panorama mondiale.
Il rinnovamento che i cittadini chiedono non è l’indicazione di un nome, né l’indicazione di sigle da mettere insieme.
Il rinnovamento che gli italiani attendono, è quello rappresentato da una bilancia in cui scende il piatto della frammentazione, dell’individualismo, della contrapposizione e sale quello della comunione d’intenti, della condivisione di progetti, del rispetto reciproco delle persone.
Quando il centrosinistra avrà metabolizzato questo percorso, già in itinere, certamente troverà la forza al suo interno per cambiare la politica italiana e dare al Paese non il “sogno di una notte di mezza estate”, ma stabilità e crescita costante nel tempo.