AL MINISTRO SACCONI DICO CHE BERLUSCONI NON E’ UN MODERATO ED IL SUO GOVERNO ANCHE.VENGA LUI CON NOI

AL MINISTRO SACCONI DICO CHE BERLUSCONI NON E’ UN MODERATO ED IL SUO GOVERNO ANCHE.VENGA LUI CON NOI

di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera Deputati
 
Riconosco al Ministro Sacconi di muoversi ed agire con saggezza politica ed istituzionale. Ed anche di porre alcuni problemi che tutti dovrebbero affrontare con maggiore tranquillità d’animo.
Leggendo stamane la sua intervista al ‘Corriere della Sera’ non posso tacere.
A me il termine ‘moderati’ non piace perchè, già negli anni venti don Luigi Sturzo, diceva che ‘i moderati sono dei fossili’.
Ma voglio seguirlo nella sua intervista quando dice ‘convinceremo i moderati con i fatti’ e pensa ad una maggioranza parlamentare nella quale possano entrare esponenti dell’attuale minoranza….

di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera Deputati
 
Riconosco al Ministro Sacconi di muoversi ed agire con saggezza politica ed istituzionale. Ed anche di porre alcuni problemi che tutti dovrebbero affrontare con maggiore tranquillità d’animo.
Leggendo stamane la sua intervista al ‘Corriere della Sera’ non posso tacere.
A me il termine ‘moderati’ non piace perchè, già negli anni venti don Luigi Sturzo, diceva che ‘i moderati sono dei fossili’.
Ma voglio seguirlo nella sua intervista quando dice ‘convinceremo i moderati con i fatti’ e pensa ad una maggioranza parlamentare nella quale possano entrare esponenti dell’attuale minoranza.
Gli pongo alcune osservazioni.
Moderato non è certamente il Presidente del Consiglio Berlusconi…basta guardare quello che fa, quello che dice e come si comporta istituzionalmente. Non può essere moderato chi non conosce le difficoltà di tanti italiani che faticano ad arrivare a fine mese o soffrono per figli disoccupati.
Moderati sono quei Ministri, vedi Calderoli che propone lo spostamento dei Ministeri da Roma o Larussa che spesso si comporta come un novello despota di periferia dimenticando di essere Ministro della Difesa e comportandosi come Ministro della Guerra almeno psicologica?
Sono moderati quei Ministri che hanno anteposto alle ragioni della solidarietà verso le regioni più povere, gli interessi forti del settentrione? Oppure quelli che hanno deciso di utilizzare i fondi Fas per le multe sulle quote latte addebitate agli allevatori del nord? Sono moderati quelli che approvano leggi ad personam, dimenticando gli interessi generali? O sono moderati quelli che ritengono che la legge non è uguale per tutti? Sono moderati quelli che non hanno ancora capito che le persone sono eguali per diritto di nascita?
Sono moderati quanti pensano che tutto è possibile solo perchè il potere legittima l’abuso?
Oppure sono moderati quanti immaginano di risolvere il problema della sanità perseguendo l’obiettivo di una salvifica per i ricchi ed una meno curativa per i poveri?
Ed ancora sono moderati quelli che al merito, nella scuola e nella vita, antepongono il reddito o le conoscenze?
Potrei continuare ma non serve.
Sacconi dice una cosa giusta e poi completa con una omissione.
La cosa giusta è che nell’attuale panorama politico ci sono persone che soffrono disagio per una appartenenza politica spesso non compresa. Il riferimento a tanti cattolici del PD è giusto e vero se il PD si muove come partito di sinistra.
L’omissione riguarda la PDL, dove il disagio è evidente, nonostante sia malcelato. Sacconi non lo dice, perchè non può, e non fa alcun cenno al disagio che l’azione del Presidente Berlusconi provoca. Anche a lui.
Non è poca la differenza tra la libertà di chi nel PD evidenzia disagio ma segue la speranza di un aggiustamento di linea e chi, invece, coprendo le proprie difficoltà, propone ad altri di aggregarsi per avere semmai la forza di aggiustare insieme il tiro o aspettare il decorso del tempo e la soluzione naturale dell’anomalia.
Aggiungo: non è vero che il progetto del Partito Democratico di Veltroni è fallito. Anzi è più vivo che mai e tantissimi di noi cattolici del PD ogni giorno si sforzano di ricordare prima a se stessi e poi agli altri che un altro PD è possibile. Vogliamo farlo insieme con amici provenienti da altre esperienze politico-culturali, all’insegna di uno slogan sempre attuale ‘Insieme si può’.
Credo che nel PD che noi vogliamo, il Ministro Sacconi possa trovare, senza padroni, nè padrini, un giusto spazio per realizzare insieme a tanti di noi un’Italia più giusta, più solidale, pù vicina ai problemi delle persone.
Questa sì che sarebbe una operazione moderata…ed anche un muoversi con saggezza per fare insieme uno Stato dove il tema dei diritti di cittadinanza non veda diversi il Presidente del Consiglio e l’ultimo disoccupato del profondo Sud.