La Repubblica del 17/12/2009

La Repubblica del 17/12/2009


Regionali, fumata nera fra Vendola
e Bersani

“Io e le primarie”. Il Segretario: “Riflettiamo”

di Lello Parise
Pierluigi Bersani a Vendola: “Devi farci vincere le elezioni regionali”. Nichi Vendola a Bersani; «Il problema è tuo. Per me è già cominciata la campagna elettorale. La mia decisione è definitiva e non revocabile e ci tenevo a dirtelo”.
Dal colloquio romano fra il segretario del Pd ed il governatore comunista della Puglia, dopo un’ora esce una fumata nera.
Vendola non riesce a convincere Bersani dì essere il miglior competitore per il centrosinistra. Bersani sventola sotto il naso di Vendola i sondaggi nazionali secondo cui, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, senza un accordo con l’Udc sarà difficile avere la meglio quando si tratterà di tagliare il traguardo davanti al Pdl.


Regionali,fumata nera fra Vendola e Bersani


“Io o le primarie “. Il segretario: “Riflettiamo”

di Lello Parise
Pierluigi Bersani a Vendola: “Devi farci vincere le elezioni regionali”. Nichi Vendola a Bersani; «Il problema è tuo. Per me è già cominciata la campagna elettorale. La mia decisione è definitiva e non revocabile e ci tenevo a dirtelo”.
Dal colloquio romano fra il segretario del Pd ed il governatore comunista della Puglia, dopo un’ora esce una fumata nera.
Vendola non riesce a convincere Bersani dì essere il miglior competitore per il centrosinistra. Bersani sventola sotto il naso di Vendola i sondaggi nazionali secondo cui, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, senza un accordo con l’Udc sarà difficile avere la meglio quando si tratterà di tagliare il traguardo davanti al Pdl. Ma l’Udc è pronto ad accoppiarsi con il Pd a patto che li rivoluzionario  gentile non sia della partita. “Mi state consegnando nelle mani di Fitto” avrebbe confidato Pierferdinando Casini a Bersani. “Però se rompete con Vendola, io ci sto. Ne riparliamo dopo le vacanze di Natale”.
Il cane, insomma,continua a mordersi la coda. La telenovela, per dirla con il leader dei moderatì va avanti. Vendola ragione ad alta voce: “La mia improvvisa sparizione determina la simultanea apparizione di un altra partito? Signifìcherebbe procedere per sortilegi. Ma al sottoscritto questo genere di magie puzza di cattiva politica”. Il presidente comunque, non si scoraggia: “Il Pd ha la possibilità di sostenere la mia candidatura oppure di indire le primarie. Una terza strada sarebbe un suicidio». Bersani resta sulle sue: «Le primarie? Vedremo. Dobbiamo riflettere».
Nichita  il Rosso poi mette all’indice quello che definisce «il disegno neo-centrista» dei maggiorenni riformisti: «Se la soluzione adombrata è fare un alleanza Pd – Udc – Lombardo – Poli Bortone, saremmo di fronte a una destra progressista schierata contro una coalizione délla destra reazionaria» quella capeggiata dal giudice Stefano Dambruoso o come diavolo si chiamerà il concorrente dei Berlusconi.
«Era giusto che ci fosse un incontro con Bersani» spiega Vendola. Un faccia a faccia di quelli franchi e cordiali come fa sapere chi c’era. Purché non si trasformi in “un gioco dell’oca dove il partecipante deve all’improvviso tornare nella casella di partenza»..
L’impressione è che si pesti l’acqua nel mortaio. Bersani è rassicurante: “A poco a poco risolveremo tutti i problemi”. Vendola è come se scuotesse la testa: “In un qualsiasi paese normale del mondo, un governatore che per ammissione generale ha ben condotto l ’esecutivo regionale dovrebbe essere automaticamente ricandidato. A questo punto mi chiedo: siamo davvero sicuri di vivere in un paese normale?”.
Come andrà a finire nel Pd non abbassa la guardia l’ala che reclama di “isolare Vendola”. Salgono a due i potenziali avversari del capo di Sinistra e Libertà: il sindaco Michele Emiliano e il deputato Francesco Boccia, che uscì con le ossa rotte dalle primarie del 2005. Ancorchè quest’ultimo va per le spicce: “Io non faccio il kamikaze. Se rompete con Nichi io non ci sto”. Un altro deputato, Gero Grassi, è per metà scoraggiato e per metà arrabbìato: iI Pd è come un suk arabo. Dobbiamo piuttosto essere capaci di attrarre forze come l’Udc, non di dividere la stessa Udc da Vendola”. Un’attività questa. Che il segretario pugliese dei democratici, Sergio Blasi, descrive un giorno si e l’altro pure come “la fatica della politica”.
Vendola nel frattempo usa l’arma delle “videolettere’ trasmesse dal web, per pubblicizzare se stesso. Adesso ai navigatori racconta la sanità: “La politica non deve occuparsi di concorsi per i primari o di chi vince un appalto. Questi sono principi che vanno affermati quotidianamente”.