21 Ago La sera andavamo al Falchetto da Antonio Donato
Sono stato a Roma circa 15 anni. Conobbi subito il Ristorante Il Falchetto di Donato che è un cognome.
Tutti lo chiamavano Donato, ma il suo nome era Antonio.
Ho cenato ogni sera al Falchetto non solo per l’ottima cucina, per il rapporto qualità prezzo, ma anche perché diventato amico del titolare.
Il Falchetto si trova in via Montecatini, traversa di via del Corso, pochi passi dalla Camera. E’ li dai primi anni del Novecento quando andava don Luigi Sturzo. Sempre la’ quando andava Sandro Pertini negli anni settanta.
Per anni Il Falchetto è stata la mia seconda Camera. Terminati i lavori di Aula, un passaggio da casa e di corsa al Falchetto, dove tutti sapevano di trovarmi.
Antonio Donato e’ stato un grande e bravo ristoratore. Di origini calabresi, famiglia povera ed umile, emigrato per anni in Venezuela, ha saputo inventare e costruire decine di ristoranti. La migliore pietanza e’ sempre stata la sua disponibilità, cortesia, educazione, affabilità ed amore verso il cliente. Accanto ad una grande generosità verso i bisognosi.
Ho avuto uno splendido rapporto di amicizia. Ricordo la settimana successiva alla tragedia del Bataclan di Parigi. Roma deserta, Il Falchetto pure. Io ho cenato come sempre anche se ero solo.
Donato, come sempre, quando ero solo, sedeva con me e si raccontava: la moglie signora Gina, i figli dei quali era orgoglioso, l’amore verso i nipoti, il rapporto con i tanti dipendenti.
Mi raccontava di tutto e di più, sempre molto orgoglioso di quanto realizzato in tanti anni di lavoro e dedizione.
Tanto eravamo amici che diversi Deputati quando volevano cenare o pranzare al Falchetto mi chiedevano di prenotare oppure sapendomi li’ ogni sera, mi raggiungevano. Quanta politica nazionale e’ passata dal Falchetto.
Ottimi scialatielli ai frutti di mare, penne all’arrabbiata, spigole al sale fresche e deliziose, moscardini appena pescati, tartufo prezioso, dolci fatti in casa.
Sono passati 6 anni dalla mia andata via da Roma. Ogni volta sono tornato a Roma, Donato ed il Falchetto grande punto di riferimento sempre. Per amicizia.
Gli ultimi mesi Donato è stato ricoverato ma mi telefonava sempre per salutarmi. L’ho sentito l’ultima volta dieci giorni fa e nelle sue parole avvertii l’estremo saluto, denso di amicizia e affetto.
Un abbraccio carissimo Donato.
Per noi tu e il Falchetto siete parte della nostra vita e non dimenticheremo.
Con grande affetto
on. Gero Grassi