26 Feb LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – Il PD allo specchio a Bari si riparte dalle correnti storiche
Il Pd allo specchio a Bari si riparte dalle correnti storiche
• Partito democratico barese in mezzo al guado. In attesa di evoluzioni e sviluppi a livello nazionale che, inevitabilmente, porteranno tra qualche mese alla nascita di una nuova classe dirigente a forte marchio Pd. Il terremoto suscitato dalle dimissioni di Walter Veltroni necessita però ancora di parecchi assestamenti prima che rinnovamento e mutamento generazionale e culturale del tessuto connettivo del Pd si compiano. Se si compieranno.
Accordi, alleanze e scelte (con gli immancabili intrighi) sono solo nella fase embrionale. Così, in sede locale, correnti e movimenti originari sia della Margherita sia dei Democratici di sinistra in salsa barese non si sono modificati più di tanto rispetto al 14 ottobre 2007, quando entrambi i partiti confluirono ufficialmente nel Pd, con lo storico appuntamento delle primarie. In realtà, allora, fu fatto uno sforzo di sintesi realizzato dalle tre liste: Letta, Democratici con Veltroni (Emiliano) e la Sinistra.
In area ex Margherita resta netta la distinzione tra «rutelliani», «mariniani» e «lettiani». Al leader nazionale Francesco Rutelli sono legati a filo diretto la deputata Giusy Servodio, l’assessore regionale Guglielmo Minervini, i consiglieri comunali Giuseppe Muolo e Roberto Carbone e il presidente della circoscrizione Japigia, Pasquale Leccese. Nella recente tornata delle primarie per stabilire la lista Pd alla Provincia di Bari, sono ben tre le candidate provenienti da questo alveo ad aver ottenuto la preferenza.
All’area supportata da Franco Marini e Giuseppe Fioroni (quest’ultimo molto vicino all’attuale segretario Dario Franceschini) fanno riferimento gli aderenti al progetto «Quarta fase»: in primis l’on. Gero Grassi, con assessore comunale Michele Monno, il vice segretario regionale del Pd, Fabiano Amati, Ugo Patroni Griffi, il consigliere provinciale Piero De Paola e Domenico Vitto.
Infine, la meno numerosa, la corrente che fa capo ad Enrico Letta con l’ on. Francesco Boccia e i consiglieri comunali Massimiliano Vitale e Gaetano Anaclerio, che però alle primarie di ottobre rappresentarono l’elemento sorpresa raggiungendo il 28% delle preferenze.
Gli ex Democratici di sinistra del capoluogo hanno in Massimo D’Alema la loro pietra angolare. Al Lider Maximo sono vicini anche con Red, l’associazione di riferimento, l’europarlamentare Enzo Lavarra, l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, Franco Neglia, Enzo Augusto, l’assessore comunale Ludovico Abbaticchio, Antonio Bisceglie, l’assessore regionale Mario Loizzo e sino a ieri l’ex assessore regionale AlbertoTedesco, tornato nell’al – veo dei Socialisti autonomisti.
Il deputato e segretario provinciale Dario Ginefra era il delfino dell’ormai ex leader nazionale Walter Veltroni, mentre non va dimenticata una sorta di sotto corrente, non ufficiale, ma molto cospicua legata al sindaco di Bari e segretario regionale del Pd, Michele Emiliano: i consiglieri regionali Giacomo Olivieri e Nicola Canonico, il consigliere comunale e membro dell’esecutivo regonale Pd, Cesare Veronico, gli assessori comunali Antonella Rinella, Susy Mazzei, Elio Sannicandro e Maria Maugeri, i presidenti delle ex municipalizzate Antonio Madaro (Amgas) e Vito Ferrara (Multiservizi).
In ogni caso, correnti e divisioni, nel complesso sono superate da un clima di sufficiente compattezza: un esempio è dato dai consiglieri circoscrizionali e segretari di sezione ex Ds, quasi tutti raccolti nella stessa squadra.
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