PD, Puglia e problemi del Paese in discussione oggi a Bari

– Governo Berlusconi: Governo di poteri forti. Governo contro il Mezzogiorno.

– Crisi mondiale ed italiana: le proposte del PD perché non siano colpite le fasce sociali deboli ed il ruolo del Parlamento.

– Il nuovo Statuto del PD: una occasione perché il Partito raccolga le istanze della società civile e dia risposte adeguate…….

 

– Governo Berlusconi: Governo di poteri forti. Governo contro il Mezzogiorno.

– Crisi mondiale ed italiana: le proposte del PD perché non siano colpite le fasce sociali deboli ed il ruolo del Parlamento.

– Il nuovo Statuto del PD: una occasione perché il Partito raccolga le istanze della società civile e dia risposte adeguate.

– PD: le incompatibilità statutarie, un metodo per favorire il ricambio e la crescita politica di nuove generazioni.

– Il PD: unico partito che sceglie i vertici monocratici tramite le primarie e considera eguali i propri iscritti e gli altri candidati, dando ai cittadini e agli iscritti la possibilità di scegliere liberamente.

– Adeguare la norma dello Statuto PD che rende automatico, per il Segretario Nazionale, la indicazione quale candidato Presidente del Consiglio. Anche per questo primarie aperte.

– Area Democratica deve essere la coscienza critica del PD per costruire il PD che vogliamo e che ancora non è. Quello attuale è troppo continuismo e eccessivamente proiettato all’indietro, a salvaguardia di appartenenze superate dalla Storia o che hanno realizzato la propria missione.

– Il PD oggi è troppo chiuso sulle istanze della maggioranza che ha vinto il Congresso a difesa di una proposta parziale.

– Bari: Città Metropolitana a guida PD. Emiliano: risorsa del PD e della Puglia quando sarà libero dalle tifoserie e diventerà punto di riferimento regionale dell’intero Centrosinistra mettendo, insieme con Il Presidente della Regione e i Responsabili delle Autonomie Locali, sul tavolo del Governo, la necessità di un riequilibrio di destinazione di risorse tra Nord e Sud.

– In Puglia la sfida con Vendola si gioca creando all’interno del PD una larghissima maggioranza omogenea capace di dare risposte ai problemi della società ed anteponendo l’interesse generale a quello di parte. Ma specificando che l’interesse di parte è sempre di parte, anche se la parte non è il PD.

– Vendola: leader nazionale? I leader hanno bisogno del consenso popolare, non possono rappresentare parti marginali della società e quando governano devono guardare a 360 gradi. Leader non si diventa contro il Partito di maggioranza relativa. Né si diventa solo con il consenso degli amici dei resti del proprio partito. E nemmeno considerando ‘ossi di seppia’ i partiti, dopo aver perso il proprio, per mancanza di consenso. I partiti sono strumento costituzionale. I pugliesi sarebbero ben lieti, dopo Moro, Di Vittorio, Formica, Di Giesi, Tatarella, D’Alema, di avere un altro leader nazionale conterraneo. La strada deve essere, però, ad includere, non ad escludere. E la proposta di Governo di altissimo spessore ed onnicomprensiva.

– Regione Puglia: i cittadini hanno votato per essere governati cinque anni e per vedere risolti i problemi della Puglia, non per consentire attraverso la Puglia di ambire a ruoli diversi. La Puglia è un fine, non un mezzo. E va governata al altissimo livello.

– Il sogno: nel PD e nel Centrosinistra insieme per vincere la sfida delle nuove povertà, della trasparenza e della moralità della politica, del diritto di cittadinanza, del lavoro (quale fondamento della libertà) e di un mondo più giusto nel quale nessuno resti solo.